L’Istituto Castigliano di Asti ha accolto sei professori provenienti dalla Renania Settentrionale-Vestfalia

ASTI – Uno scambio internazionale tra docenti di istituti professionali, per condividere bisogni, possibilità, idee e pratiche. È quanto avvenuto lunedì scorso, 15 aprile, all’Istituto Castigliano di Asti, che ha accolto sei professori dalla regione tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia.

Il progetto di collaborazione internazionale, organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e destinato agli istituti professionali, è iniziato con una presentazione all’Istituto Giolitti di Torino. “Ci siamo divisi in gruppi e abbiamo raccontato le nostre scuole: il contesto sociale, l’organizzazione, il numero alunni, le tipologie di lezione e gli indirizzi – spiegano Silvia Farotto, Cinzia Savina e Guido Anselmo, in rappresentanza del Castigliano -. La referente USR ha poi individuato quali docenti tedeschi volessero visitare nostro istituto. Ben sei colleghi di diverse discipline”.

E così il Castigliano lunedì mattina ha aperto le sue porte ai professori mitteleuropei: Angelina Monego, docente di tedesco, italiano e religione nell’istituto per assistenti educative e socio-sanitario di Düsseldorf; Antonio Liepold, coordinatore Erasmus nell’istituto agrario-commerciale “Rheni Maas” di Kempen; Stephanie Alff, docente di matematica e inglese nell’istituto di business administration e nutrizione “Berufskolleg des Kreises” di Olpe; Sonja Glockner, docente di inglese e politica al “Lüttfeld Berufskolleg” di Lippe; Grewing Thorsten, docente di tedesco e politica all’istituto meccatronico-economico “Adam Josef Cuppers” di Ratingen.

“Durante la visita della scuola i colleghi si sono mostrati molto incuriositi dalle nostre strumentazioni tecnologiche, come il manichino domotico che usa il corso socio-sanitario o il Faber Lab con la stampante in 3D, ma anche dai nostri laboratori di officine meccaniche, metodologie operative e moda – concludono i docenti del Castigliano -. L’obiettivo adesso è mantenere aperto il canale di comunicazione con i colleghi delle scuole tedesche e continuare la collaborazione. Se otterremo l’accreditamento al programma Erasmus+ EU a cui stiamo partecipando, inoltre, potremo lavorare su progetti di mobilità transfrontaliera che permetteranno ai nostri studenti di vivere un periodo di studio o lavoro all’estero, anche nelle loro sedi”.

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