Secondo libro selezionato per il Premio Asti d’Appello 2024: è “Innamorato” di Marco Drago, edito da Bollati Boringhieri, finalista al Premio Stresa 2023. Con Drago, scrittore, traduttore e conduttore radiofonico nato a Canelli e molto legato alla terra d’origine, un altro astigiano salirà a novembre sul palco dell’Alfieri.
Un’ossessione, se ben gestita, non fa male a nessuno, basta sapere di che cosa si tratta e ormai io lo so di che cosa si tratta, in quarant’anni le fasi dell’ossessione le ho passate tutte almeno dieci volte». Si può davvero pensare per tutta la vita al primo amore nato e cresciuto sui banchi di scuola? Il narratore di questa storia a quell’amore pensa almeno una volta al giorno da così tanto tempo che quasi non se ne rende più conto. E allora prova a scriverne allenando il muscolo della memoria, ricavando dal pozzo profondo dei ricordi piccoli sorsi di un’epoca consegnata alla storia, piccoli sorsi di vita forse vissuta e forse immaginata. Ne risulta una messa a nudo coraggiosa e rara della passione e dei sentimenti maschili, una confessione sincera che non cede mai all’autocommiserazione e che con lucidità e distacco non sfoca le ragioni e la potenza degli altri personaggi e del mondo attorno. “Innamorato” è un affresco asciutto e ironico sull’essere adolescenti nella profonda provincia italiana degli anni Ottanta, accompagnato dalla musica, la moda e gli stili di vita di un decennio indimenticabile per chi l’ha vissuto.
Marco Drago (Canelli, 1967) è scrittore, traduttore e conduttore radiofonico. Ha fondato e diretto per quasi vent’anni la rivista letteraria «Maltese narrazioni». È autore della raccolta di racconti L’amico del pazzo (1998) e dei romanzi Cronache da chissà dove (2000), Domenica sera (2001), Zolle (2005) e La prigione grande quanto un paese (2013). Da oltre vent’anni lavora per la radio (Rai, Radio24 e Radio della Svizzera Italiana) e fa parte della factory artistica Istituto Barlumen.
Questa la motivazione della scelta da parte dei Ghost Readers: “Il racconto del suo primo amore di quindicenne ossessiona l’autore ed è ben reso dallo stile del libro: capitoli brevi, frasi lunghissime, una spiccata autoironia su se stesso ragazzo… La descrizione degli anni ’80 nel basso astigiano desterà l’interesse dei lettori, nonché la curiosità di identificare luoghi e personaggi”.
Il libro sarà disponibile quanto prima alla Biblioteca Astense per i soci del Premio, che saranno avvisati.
La quota d’iscrizione al Premio Asti d’Appello è di 130 euro e dà diritto a ricevere i libri in gara e a due posti per la cerimonia finale al Teatro Alfieri di novembre. Le iscrizioni si possono fare alla Biblioteca Astense da martedì a venerdì dalle 9 alle 13 o scrivendo a astidappello@gmail.com con pagamento tramite bonifico. Tutti i dettagli e il modulo di adesione qui: http://www.premioastidappello.org/pagine.php?id=26
Per chi si iscrive per la prima volta e paga tramite bonifico è obbligatorio compilare e inviare il modulo per rendere effettiva l’iscrizione.
Il Premio si avvale della preziosa collaborazione del giornalista Alberto Sinigaglia ed è reso possibile grazie alla collaborazione di Biblioteca Astense, Inner Wheel, Rotary Club e Unione Industriale, e al prezioso contributo di Comune di Asti, Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fineco, Format, Saclà, Fondalpress, Farmacia Baronciani, Lipitalia 2000, Alplast, Aurora-Officina della Scrittura e Azienda Vitivinicola Fratelli Natta.