Rinnovata l’importanza del Coordinamento tra le Associazioni Alzheimer del Piemonte

Si è tenuta ad Asti la riunione annuale delle Associazioni Alzheimer di tutta la regione

ASTI – Nella Sala delle Conferenze di Palazzo Mazzetti si è svolta ieri la riunione annuale del Coordinamento delle Associazioni Alzheimer del Piemonte.

All’incontro, aperto dalla presidente dell’Associazione Alzheimer Asti OdV, Maria Teresa Pippione – che con il suo vice Marcello Francesconi è stata una delle promotrici ed organizzatrice dell’incontro –  hanno partecipato i dirigenti delle Associazioni di Biella, Novara, Chieri, Torino, Verbania oltre naturalmente Asti.

Dalla discussione i partecipanti hanno confermato l’importanza del Coordinamento al fine di interagire con l’amministrazione regionale e collaborare con le realtà locali composte da ASL e consorzi Socio-Assistenziali.

La collaborazione tra Enti del Terzo Settore, auspicata dal Codice del Terzo Settore approvato nel 2017, risulta fondamentale nell’erogazione delle prestazioni previste dal Piano Nazionale Demenze (trattamenti psico-educazionali, cognitivi e psicosociali nella demenza) a malati e relative famiglie.  Gran parte della discussione è avvenuta sull’argomento dei Centri Diurni Alzheimer (CDA); argomento che nel nostro territorio è salito agli onori delle cronache con la chiusura della Casa di Riposo Città di Asti che accoglieva l’unico CDA della zona. La Regione Piemonte con una recente delibera ha aumentato la quota assistenziale della retta giornaliera dei CDA: variazione che farà chiudere vari CDA, già duramente provati dalla pandemia (ad esempio nel territorio dell’ASL TO5 ne sono stati chiusi 2 su 3). Il CDA rappresenta un tassello fondamentale a sostegno della domiciliarità (specialmente per le forme di demenza precoce che hanno una enorme ricaduta sull’intera famiglia), ed un nodo fondamentale della rete dei servizi per le famiglie di malati con demenza. A sostegno della domiciliarità su molti territori esistono soltanto i “Caffè Alzheimer” organizzati dalle Associazioni o da alcune RSA “illuminate”(nell’area pinerolese esiste una efficiente rete di servizi socio-sanitari per la demenza). Per questo tutti i convenuti ritengono che ASL e Consorzi Socio-Assistenziali debbano sedersi ad un tavolo insieme con gli ETS per non abbandonare i Centri Diurni Alzheimer presenti sul territorio, anzi incrementarli.

Al temine dei lavori è seguito l’incontro conviviale presso la Caffetteria Mazzetti a base di piatti tipici del Monferrato; poi i rappresentanti del CAAP piemontese presenti alla giornata astigiana hanno visitato la mostra “Giovanni Boldrini e il mito della Belle Epoque” accompagnati dal pittore e scenografo astigiano Ottavio Coffano.

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