Il Risorgimento di Giuseppe Govone: l’uomo, il militare, il diplomatico
Se ne parlerà il 21 ottobre alle 17 all’Archivio di Stato di Asti
ASTI – Venerdì 21 ottobre alle 17 all’Archivio di Stato di Asti, Gianmarco Gastone discuterà con la professoressa Alice Raviola (Università degli Studi di Milano) sul tema “Il Risorgimento di Giuseppe Govone: l’uomo, il militare, il diplomatico”.
Un incontro – a ingresso gratuito – organizzato nell’ambito delle “Conversazioni in Archivio”, chiacchierate di storia e di arte.
Giuseppe Govone, nato a Isola d’Asti nel 1825 e morto ad Alba nel 1872, fu un brillante generale e politico sabaudo, e la sua vita costituisce un punto di osservazione del tutto originale per calarsi nelle dinamiche del Risorgimento e negli albori delle vicende nazionali italiane.
Chi era Giuseppe Govone? Dopo un’educazione militaresca, si rivelò essere uomo d’azione, non intorpidito dal formalismo di caserma, ma anche di studio. Dalla sua partecipazione alla prima guerra di indipendenza alla disfatta di Custoza, dall’agone diplomatico europeo che lo portò a confrontarsi con Bismark alle dolorose e severe decisioni adottate nel Centrosud, dalla eroica e inutile “carica dei 600” in Crimea alla scomoda poltrona del Ministero della Guerra, la sua fu una vita piena, in cui spesso emerse un dissenso, comunque sempre motivato, nei confronti dei superiori.
Avvolta nell’incertezza, la sua fine prematura ha consegnato alla storia un uomo – le cui vicende appaiono ben ricostruibili grazie all’omonimo archivio presso il museo del Risorgimento di Torino – che si trovò ad affrontare diversi eventi e, soprattutto, problematiche che avrebbero attanagliato anche successivamente l’Italia, la sua gente e le sue classi dirigenti.
Il relatore
Docente di ruolo di lingua e letteratura italiana e storia presso l’IIS Einaudi di Alba, nel 2016, ha conseguito la laurea magistrale in Archeologia e storia antica presso l’Università degli Studi di Torino, con una specializzazione in archeologia medievale, con votazione pari a 110 e lode. Successivamente, tra il 2019 e il 2020 ha frequentato il master in Public History presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e l’Università degli Studi di Milano, al termine del quale ha anche svolto uno stage nell’Unione Culturale Franco Antonicelli, presso il Polo del ‘900 di Torino. Dal 2013, come libero professionista, collabora con l’associazione Ambiente & Culturale in attività legate alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico e archeologico della città di Alba e del suo territorio. Negli ultimi anni, ha redatto un articolo scientifico – Costa campana e Siqilliyya: status quaestionis, in Rassegna del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, n. 54, 2017, pp. 63-96 – e due di carattere divulgativo circa l’età romana nelle Langhe e nel Roero sulle riviste Savej. Storie di Piemonte e Piemontesi e Roero Terra Ritrovata.