ASTI – “E’ vero che hai conosciuto tuo marito in occasione dei lavori alla casa?” A Carla si spalancarono gli occhi, era felicissima e orgogliosa di raccontare le sue emozioni positive quando aveva incontrato il futuro marito”.
Maria Teresa Pippione, presidente dell’Associazione Alzheimer Asti Odv, racconta così la scintilla che ha dato vita a “Il Libro della Mia vita”, progetto curato dall’associazione e dall’Asl AT nell’ambito del Piano Nazionale Demenze.
Si tratta di un Quaderno che pagina dopo pagina, in modo guidato, consente di raccogliere la storia di vita di chi a causa della malattia o dell’età avanzata perde il contatto con il suo passato.
È destinato a tutti i care giver – coniugi, figlie, figli, nipoti, assistenti familiari, colf, operatori di case di riposo – che dovranno arricchirlo di note scritte, fotografie, lettere, cartoline e altri ricordi della persona cara.
Spiega Elena Tamietti, coordinatore del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’ASL Asti: “Anche nelle fasi avanzate della demenza, quando memoria, linguaggio, capacità di prendere decisioni o eseguire delle azioni sono gravemente compromesse, una parte della psiche rimane ancora attiva e funzionante, in particolare il sapere affettivo e la dimensione emotiva, compreso il desiderio. Il fatto di rievocare (conoscendole) esperienze significative vissute nel passato, consentendo al malato di riappropriarsene da una parte favorisce il rispetto dell’identità della persona, dall’altra può contribuire al suo benessere e al controllo dei disturbi comportamentali, evitando o riducendo il ricorso ai farmaci”.
La persona con demenza, a causa della malattia non riesce più a spiegarsi, fa fatica a manifestare le proprie preferenze e il proprio pensiero: “Conoscere i fatti salienti della sua vita e le emozioni che ha provato ci aiuta a trovare le strategie da attuare in caso di momenti di agitazione, di nervosismo o di apatia”, puntualizza il dottor Marcello Francesconi, vicepresidente dell’Associazione Alzheimer OdV, che ha realizzato il progetto con il supporto di un team di professionisti: Paola Rabino e Monica Brosio (educatrici professionali), Giulia Saracco, Erica Scerbo, Martina Guelfo, Silvia Sorlino, Eleonora Zuccari, Christian Demichelis (psicologi), Daniele Turini (laureato in Scienze Motorie) e Donatella Roviello (avvocato). L’illustrazione in copertina è opera dell’artista Ottavio Coffano.
“Quando l’Associazione Alzheimer Asti mi ha fatto conoscere questa iniziativa dapprima ho riflettuto sul consistente numero di malati presenti sul nostro territorio (oltre 4000) e poi sulla condizione sia dei malati sia delle persone a loro vicine – sottolinea Francesco Arena, direttore generale dell’Asl At – mi sono balzati alla mente concetti come ‘attenzione, rispetto, capacità di ascolto, osservazione di ogni gesto, di ogni espressione della persona’. Il Quaderno è uno strumento per trasformare la teoria in pratica quotidiana, è un ponte che permette di recuperare emozioni e momenti di serenità”, conclude Arena.
“Il Libro della mia vita” è a disposizione gratuita di tutti coloro che ne fanno richiesta all’Associazione Alzheimer Asti Odv.
La sede, in via Scotti 13, è aperta dall’8 gennaio dal lunedì al lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, telefono 3880711203 – 334.6064197. Tra le attività proposte dall’Associazione si segnalano “I Caffè Alzheimer” il lunedì nella sede di Canelli (presso i locali del Cisa,15-17); il martedì a San Damiano (15-17 presso i locali del Cogesa) e il giovedì nella sede di Asti (15-17). Tutte le informazioni su www.associazionealzheimer.com