Il possibile calo delle energie nei giovani sportivi al centro del settimo incontro di “Medicina Amica”
Il nuovo incontro organizzato dal Rotary Club Asti si è svolto nell’aula magna del Liceo Scientifico “Vercelli”
ASTI – Si è svolto lo scorso 5 marzo nell’aula magna del liceo scientifico “Vercelli”, alla presenza di oltre sessanta studenti dello stesso liceo scientifico e del liceo artistico “Alfieri” accompagnati dai loro insegnanti, il settimo incontro del percorso formativo “Medicina Amica”, organizzato per le scuole superiori dal Rotary Club Asti in collaborazione con gli istituti scolastici di secondo grado ed il Polo Universitario di Asti.
Argomento dell’incontro è stato il calo delle energie che può manifestarsi nei giovani che praticano sport, con particolare riferimento alla cosiddetta “triade delle atlete”, che consiste in carenza alimentare, amenorrea e osteoporosi.
Dopo il saluto della dirigente scolastica Cristina Trotta e l’introduzione di Luigi Gentile, presidente della Commissione Salute del Rotary Club Asti e già primario di diabetologia all’ospedale Cardinal Massaja, si sono alternati come relatori il rotariano Carlo Campagnoli, primario emerito di ginecologia endocrinologica all’ospedale Sant’Anna di Torino, la ginecologa Valentina Rovei, anch’essa in forza al Sant’Anna, e lo stesso Luigi Gentile.
“Il tessuto osseo raggiunge il culmine del rafforzamento sul finire dell’adolescenza – ha evidenziato il prof. Campagnoli – e la sottonutrizione, quando si verifica, inibisce i fattori di crescita con blocco della funzione riproduttiva e perdita ossea, con il rischio concreto di fratture già in anni giovanili”; “la sottonutrizione – ha proseguito la dr.ssa Rovei – può portare nelle ragazze all’assenza del ciclo mestruale e all’anoressia, con danno permanente alla struttura ossea e possibile compromissione della statura finale”.
Il dott. Gentile ha quindi sottolineato l’importanza di un’alimentazione sana e consapevole “sia per raggiungere una crescita ottimale – ha detto – sia per mantenere un peso corporeo appropriato, fattore fondamentale per una buona qualità di vita”.
Numerose le domande poste ai clinici dagli studenti, tanto in tema di tutela della salute quanto in merito ai possibili sbocchi professionali nel campo medico trattato dai relatori.