Il Festival delle Sagre riparte dalle origini

L’evento si terrà il 10 e 11 settembre in piazza Alfieri

ASTI – Nell’ambito della manifestazione “Douja d’Or 2022” (Asti, 9-18 settembre), sabato 10 e domenica 11 settembre si svolgerà il Festival delle Sagre.

Questo sarà il Festival della rinascita, della ripartenza. Che incomincia da dove tutto è davvero nato negli anni ’70, ovvero in piazza Alfieri”. Lo confermano Camera di commercio, Comune, Fondazione Cassa di Risparmio, Unpli e Proloco che in questi mesi hanno lavorato per rimettere in moto la macchina organizzativa rallentata prima dalla pandemia e poi dalle difficoltà incontrate anche a causa dei rilevanti aumenti dei prezzi non solo delle materie prime.

Sarà come di consueto un momento di festa e condivisione per assaporare tutte le specialità della cucina monferrina grazie alla presenza di 14 Pro Loco: dopo due anni di stop, il Festival delle Sagre è atteso non solo dagli amanti della buona tavola, ma anche dai semplici curiosi attratti da una manifestazione unica nel suo genere.

 

Piazza Alfieri ospiterà le casette, una per ciascuna pro loco, in cui verranno serviti i piatti della cucina tradizionale piemontese.

 

Domenica 11 settembre si terrà inoltre la sfilata storica nelle vie cittadine, animata da figuranti in costumi d’epoca, a piedi o sui carri trainati dai buoi e dai trattori “a testa calda”. Ogni paese, delle 14 pro loco presenti, metterà in scena il lavoro nei campi, i mestieri, le feste e i riti religiosi.

Le Pro Loco che aderiscono al Festival delle Sagre 2022 sono le seguenti:

Antignano

Azzano

Calliano

Casabianca

Castellero

Cunico

Mongardino

Montechiaro

Montegrosso

Montiglio

Noi e Revignano

San Damiano

Sessant

Variglie

La vita, i costumi, le tradizioni contadine saranno gli ingredienti di una rappresentazione nella quale tutto è rigorosamente autentico, dagli arnesi, alle macchine, ai personaggi che sono veri contadini che ogni giorno lavorano i campi o vanno in città a vendere i loro prodotti e che, quindi, interpretano sé stessi con orgoglio e partecipazione, in rappresentazione fedeli, precise e commoventi.

 

Al termine della sfilata le casette delle pro loco disegneranno i confini di un ristorante a cielo aperto, che ospiterà buongustai provenienti da tutta Italia.

L’appuntamento è fissato ad Asti, quindi, per respirare le atmosfere di un mondo antico: quello contadino tra Otto e Novecento.

 

Per realizzare questa edizione del Festival abbiamo davvero gettato il cuore oltre l’ostacolo: sono molte le risorse sia economiche che organizzative richieste per un evento così strutturato. Ma ci abbiamo creduto e ci crediamo da sempreAbbiamo, fin dall’inizio, messo a disposizione importanti risorse camerali proprio con l’obiettivo di valorizzare il nostro territorio. Non ci siamo mai tirati indietro, consapevoli del fatto che questa iniziativa rappresenta una pietra miliare nel quadro turistico e storico-culturale dell’astigiano. Vogliamo oggi rinnovare una tradizione, tornando alle origini, alle prime edizioni di questa manifestazione. Sarà un evento di qualità, che anticiperà quello di nuovo in ‘grande stile’ del 2023, anno in cui cadrà il 50° anniversario di questa iniziativa” commenta Gian Paolo CosciaPresidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti. “Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con noi e che hanno deciso di far parte di questa bellissima manifestazione. Noi siamo già pronti ad impegnarci per la prossima edizione, partendo proprio da quelle criticità che hanno reso difficoltoso raggiungere quest’anno il traguardo”.

 

A tal proposito il Sindaco di Asti Maurizio Rasero ha dichiarato “L’Amministrazione Comunale ha fatto un grande sforzo ed ha investito anche economicamente al fine di non perdere questo classico appuntamento che nel 2023 compirà 50 anni e che ricorda le tradizioni del mondo contadino attraverso i “quadri” proposti durante la sfilata e l’allestimento delle casette per la vendita dei piatti tipici della cucina piemontese. Un patrimonio astigiano che dobbiamo tutti tutelare in ogni sua forma”. 

 

“Non potevamo non esserci – dichiara il Presidente Mario Sacco – In un momento molto difficile dal punto di vista sociale ed economico per il nostro territorio per il quale la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti è da sempre impegnata non è sfuggita la necessità di mantenere una grande manifestazione culturale e turistica qual è il Festival delle Sagre. Nonostante i tanti impegni economici a cui la Fondazione deve far fronte soprattutto in questo complicato periodo ancora in fase emergenziale non si poteva non fare un ulteriore sforzo per inviare un messaggio di ripartenza agli Astigiani e non solo attraverso le Sagre diventate parte integrante della nostra storia e cultura”.

 

Fabrizio Ricciardi, Presidente di Unpli Piemonte chiude dichiarando “Siamo decisamente soddisfatti della ripartenza del Festival delle Sagre Astigiane, dopo due anni di stop! Come Unpli Piemonte avevamo da subito accolto con piacere ed orgoglio la proposta della Camera di Commercio di Alessandria-Asti di partecipare in prima linea ai lavori organizzativi dell’edizione 2022 del Festival delle Sagre Astigiane. Al tavolo dei lavori da un lato Camera di Commercio, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Municipio e dall’altro le Pro Loco. Abbiamo agito sulla struttura tradizionale del festival, cercando di concretizzare i contributi economici, di trovare nuove entrate e di adeguare i prezzi dei piatti all’aumento dei costi senza allontanarci eccessivamente dal prezzo popolare caratteristico della sagra. Di fronte però  ad un forte aumento dei costi operativi di oltre il 30%. Ciò ha portato ad un calo di adesioni delle Pro Loco Astigiane, comprensibile dopo due anni di fermo obbligato, il periodo complicato in cui viviamo, l’aumento dei costi delle materie prime e dei servizi, i ricambi generazionali delle nostre Associazioni che nell’immediato non riescono a trovare nuove e giovani risorse umane.Ringraziamo altresì quelle Pro Loco che da subito, pur con tante difficoltà, hanno aderito all’iniziativa. Inoltre è altrettanto doveroso ringraziare gli attori che da subito hanno acceso i motori e fino all’ultimo non si sono staccati e hanno creduto nell’edizione 2022 come la Camera di Commercio di Alessandria-Asti nelle persone del Presidente dott. Gian Paolo Coscia e del Vice Presidente dott. Erminio Goria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, rappresentata dal Presidente dott. Mario Sacco, il Comitato Tecnico del Festival delle Sagre ed ovviamente il Comune di Asti nella persona del Sindaco dott. Maurizio Rasero che ha ufficializzato la volontà di investire nel festival e di occuparsi in prima linea delle responsabilità organizzative. Tutto questo permetterà l’edizione della ripartenza. Le Pro Loco partecipanti costruiranno infatti il loro villaggio gastronomico dove tutto era iniziato, in piazza Alfieri ad Asti. Confermata anche la sfilata storica per le vie del centro città. Un ritorno al passato dunque per un nuovo futuro di successo del Festival delle Sagre”.

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