Il 28 agosto “Crape de Legn” a Valfenera chiude il cartellone di “Corti, colline, comunità e…”

La storia vera, poetica e avventurosa, di Pina Cazzaniga e Benedetto Ravasio

Va in scena mercoledì 28 agosto, alle 21, in piazza Tommaso Villa a Valfenera (cortile del Municipio), “Crape de Legn” di Luna e Gnac Teatro, come serata conclusiva del Festival “Corti, colline, comunità e…”, organizzato dall’Unione collinare “Dalla piana alle colline”, con la direzione artistica di Casa degli alfieri e realizzato in collaborazione con l’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano, che ha attirato a ogni appuntamento un gran numero di spettatori.

 

Sul palco, una straordinaria Federica Molteni, con l’incursione di alcuni burattini, ci accompagna in un viaggio dagli anni ’40 del secolo scorso fino al 2000, nella storia e nella società italiana, attraverso lo sguardo di due artisti che hanno saputo attraversare difficoltà e sfide grazie alla fiducia inesauribile nella loro arte.  Una vicenda antica, ma straordinariamente moderna, una storia vera, che è anche metafora di come l’arte può salvare e trasformare la vita, grazie alla capacità di aderire al mondo che cambia senza mai perdere la propria identità.

Pina Cazzaniga e Benedetto Ravasio, compagni sulla scena e nella vita, scelgono di amarsi giovanissimi, contro la volontà delle loro famiglie. Inoltre, essi, destinati da generazioni al mestiere di fornai, scelgono l’incertezza e l’instabilità di un’arte difficile e poco redditizia come quella dei burattinai. Sono controcorrente, spinti solo dalla certezza di ciò che amano, contro un mondo che li sorpassa. Eppure vincono: invitati in televisione da Mike Bongiorno, poi alla Scala di Milano e nel festival di teatro di figura più importanti al mondo. Lei, Pina Cazzaniga, sarà anche la prima donna burattinaia in Italia, tanto da ricevere nel 2011 il premio alle Donne del Teatro di Figura dal Presidente della Repubblica.

Una storia, la loro, ormai dimenticata, ma potentissima. Una storia a matriosca, che dentro ne contiene tante altre, sempre più piccole e intime: la storia del teatro popolare e della Commedia dell’Arte, la Seconda Guerra Mondiale e poi l’avvento della televisione e del miracolo economico, ma anche tanto altro…

La pièce, scritta e interpretata da Molteni, ha la regia di Alberto Salvi, con le scenografie di Enzo Mologni e gli abiti di scena e i burattini di Lelabò- Mariabarbara De Marco. È una produzione Luna e Gnac Teatro – Associazione Retroscena, insieme a Casa degli alfieri.

L’ingresso è libero, a offerta.

Per info: cell. 3392532921 – info@archiviotetralita.it

Il Festival “Corti, Colline, Comunità e…” è realizzato con il contributo della Fondazione CRAsti e in collaborazione con Ecomuseo BMA.

Giunto quest’anno alla quarta edizione, si colloca nell’affascinante cornice dell’Unione collinare costituita dai comuni astigiani che si trovano in posizione strategica, al confine con la provincia di Torino: Cellarengo, Ferrere e Valfenera.

L’intento del cartellone è quello di innovare, ampliare e sistematizzare l’offerta culturale, anche attraverso la valorizzazione di luoghi con spettacoli di teatro e musica, di impronta popolare ma anche aperti a influenze contemporanee.

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