I dettagli dell’Operazione Contryman in Praia

Conclusa l’articolata indagine della Polizia di Stato, partita dalla sparatoria al Pronto Soccorso dello scorso aprile

ASTI – Nel corso di una conferenza stampa indetta stamattina in Questura, il dirigente Federico Mastorci ha spiegato nel dettaglio la maxi operazione eseguita ieri in zona Praia. Una complessa attività di Polizia Giudiziaria da parte della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, che ha portato all’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere e di approfondite perquisizioni.

L’operazione ha visto l’impiego di un elevato numero di poliziotti, circa 130.

L’ordinanza cautelare ha riguardato:

Maxmillian Vettoretti, 19 anni, in relazione a una pistola in calibro 9×21 e di altre armi da sparo, illegalmente detenute e portate, ricettazione di armi nonché, in concorso con Samuele  Cestari per il reato di detenzione continuata a fine di spaccio di sostanza stupefacente.

Angelo Palumbo, 29 anni quale concorrente del Vettoretti, in relazione alla detenzione della citata pistola in calibro 9×21.

Salvatore Buttaci (21 anni) e Samuele Cestari (21 anni), in concorso con il Vettoretti, in relazione alla detenzione e al porto illeciti armi da sparo. Il Cestari era già detenuto, in quanto arrestato nello scorso agosto in flagranza del reato di illecita detenzione di arma da sparo.

L’operazione Countryman è partita dall’episodio avvenuto dopo la mezzanotte del 19 aprile 2022 nei pressi del triage del Pronto Soccorso cittadino, quando furono esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco da soggetti allora ignoti. La polizia quella notte attivò l’indagine per arrivare ai presunti colpevoli.

Mastorci ha sottolineato: “Palumbo e Vettoretti sono stati raggiunti da un’ordinanza custodia cautelare in carcere in relazione alla detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo, nell’episodio che li ha visti presunti protagonisti la notte tra il 18 e il 19 aprile all’Ospedale. Il Vettoretti è indagato a piede libero per il reato di tentato omicidio. In relazione a questo fatto ieri non è stato arrestato, perché corre l’obbligo di precisare che sulla sparatoria al pronto soccorso sono ancora in corso ulteriori indagini, finalizzate a completare il relativo quadro probatorio da parte dell’autorità giudiziaria”.

L’attività ha visto il dispiegamento 130 poliziotti anche e soprattutto per approfondite perquisizioni che hanno riguardato circa 90 obiettivi. Sono stati setacciati seminterrati, garage e cantine che hanno portato al sequestro di circa 2000 euro, mezzo chilo tra marijuana e 50 grammi di hashish, 2 fucili a canne mozze uno dei quali con matricola alterata, 1 pistola provento di furto persino carica, 1 ordigno pirotecnico illegale con effetti micidiali, 1 scooter rubato e 2 micro telefoni.

Mastorci ha concluso: “Nel rispetto della presunzione di non colpevolezza, si vuole sottolineare l’importanza dell’attività svolta, che comunque ha consentito di sequestrare armi, munizioni, esplodenti e sostanza stupefacente, al fine di tutelare la pubblica incolumità dalla diffusione illecita di armi e dalla disponibilità delle stesse da parte di soggetti pregiudicati e comunque legati a un contesto criminoso”.

 

Le indagini proseguono per fare piena luce sui fatti occorsi al pronto soccorso ospedaliero e al fine di ricostruire tutte le relative responsabilità.

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