Il guardiamarina Davide Todaro ha incontrato le classi quinte dell’Artom
Ha raccontato agli studenti la sua esperienza all’Accademia della Marina Militare
ASTI – Quale strada intraprendere dopo l’Esame di Stato? Nelle attività di orientamento post diploma, l’Artom offre un variegato ventaglio di proposte informative in quanto gli studenti diplomati scelgono l’ingresso diretto nel mondo del lavoro oppure il percorso universitario, prevalentemente al Politecnico. Oltre agli incontri con agenzie interinali, imprese, docenti universitari, quest’anno agli studenti e alle studentesse delle classi quinte è stato proposto un incontro nuovo e coinvolgente.
Il guardiamarina Davide Todaro, ex studente dell’Artom, diplomatosi nel 2017, ha intrapreso il percorso dell’Accademia militare e ha incontrato i ragazzi raccontando la sua esperienza e rispondendo alle innumerevoli domande.
“Mi sono diplomato nel 2017 nell’indirizzo elettronica ed elettrotecnica con la votazione di 91/100; poi mi sono guardato intorno”, ha detto Todaro. “In corso d’anno e subito dopo il diploma ho ricevuto una dozzina di offerte di lavoro. Ho tentato i concorsi dell’Esercito italiano e della Marina militare, ma non mi ero preparato adeguatamente e mi sono fermato alla seconda selezione. Mi sono iscritto a Ingegneria al Poli di Torino e ho cominciato a sostenere esami. Questa preparazione, unita a molto studio e determinazione, mi è servita al nuovo concorso per superare lo scritto di matematica, veramente difficile. Mi sono classificato ventesimo su centotrenta ammessi, unico proveniente da un istituto tecnico”, ha raccontato.
Davide Todaro ha aggiunto: “Ho iniziato con la campagna sulla nave Vespucci e proseguito con il modulo formativo denominato ‘Arte del Comando’ nelle strutture del Battaglione Scuole ‘Caorle’ della Brigata Marina San Marco. Ora sono al quarto anno dopo essere stato, per tre anni consecutivi, il miglior studente del mio corso. Sono laureato in Scienze marittime e navali, ora studio per ottenere la specialistica”.
“Le Forze Armate ti formano a trecentosessanta gradi, oltre alla preparazione e addestramento militare si studia per conseguire il titolo che si ritiene consono alla propria carriera”, ha concluso il guardiamarina.
“Un percorso per molti ma non per tutti – ha commentato il dirigente Franco Calcagno presentando il relatore -. Una formazione che richiede ferrea disciplina, preparazione fisica, coraggio e molto impegno, sicuramente fonte di grandi soddisfazioni, e un ruolo attivo al servizio del Paese”.