Giorgia Trasselli, la tata di Casa Vianello, si racconta nel libro “Scusi, lei fa teatro?”
Un omaggio ai mostri sacri della comicità Raimondo e Sandra Mondaini, un tenero ricordo attraverso curiosità mai svelate della sit-com
Nel nuovo libro “Scusi, lei fa teatro?” (Edizioni D’IDEE) Giorgia Trasselli, intervistata e narrata dalla brillante penna di Massimiliano Beneggi, ripercorre la sua carriera da sempre divisa tra televisione e tanto teatro.
È proprio l’esperienza del palcoscenico a consentirle di superare, nel 1987, il provino per il ruolo della tata di Casa Vianello. In quell’occasione Raimondo le fece la fatidica domanda: “Scusi, lei fa teatro?”. Giorgia, quasi con la paura di dare la risposta sbagliata per un set televisivo, confessò timidamente: “Sì…”.
La tv che merita di essere raccontata è quella fatta da grandi protagonisti, abituati a importanti palcoscenici e tanta scuola, la cosiddetta “gavetta”.
Ce lo confermano alcune trasmissioni autenticamente consegnate alla storia, al punto da appartenere ormai al ricordo di tutti. Tra queste, la più longeva sit-com italiana, Casa Vianello, da qualche settimana presente anche su Amazon Prime.
Ma cosa c’era dietro a quel grande successo?
D’altra parte, l’obiettivo dello stesso Vianello era quello di riproporre un teatrino in televisione. Una vera Commedia dell’Arte, dove Pantalone è Raimondo, Rosaura è Sandra, Colombina è la Tata. …e il gioco è fatto.
Giorgia Trasselli diventò la Tata più famosa d’Italia. Un personaggio che interpretò solo lei nei vent’anni della sit-com nostrana più longeva.
Così, con l’occasione di riaprire idealmente le porte di quell’appartamento tanto amato da tutti, a 15 anni dall’ultimo episodio di Casa Vianello, Giorgia Trasselli ricorda la sua avventura al fianco di due mostri sacri della comicità. Un omaggio a Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, colleghi e amici con cui ha condiviso tanti anni. Un tenero ricordo attraverso curiosità mai svelate della sit-com.
Giorgia risponde alle domande di Beneggi che, con uno sguardo alla filosofia, riparte in ogni capitolo proprio da quello straordinario personaggio e dalle tematiche spesso presenti in Casa Vianello, per conoscere il vero volto della Tata e per scoprire che, in fondo, non è molto diverso da quello noto a tutti.
Un’attrice piena di fantasia sin da quando, ragazzina, sognava di calcare un palcoscenico per poi interpretare il suo primo spettacolo…letteralmente con i piedi! Giorgia Trasselli racconta i suoi incontri più importanti, da Angelo Maria Ripellino a Giancarlo Sammartano fino a Giancarlo Sbragia e Luciano Melchionna passando per Jacques Lecoq, Beatrice Bracco e tantissimi altri.
Molti i sogni realizzati, come quello di aver interpretato Coco Chanel, portando a teatro una storia delicata e importante quale l’amore tra Panama Al Brown e Jean Cocteau.
Qualche rimpianto, come il provino con Giorgio Strehler per il Tartufo di Moliere, dove ricevette i complimenti del Maestro nonostante l’emozione la fece padrona e non fu presa perché poco adatta fisicamente come Colombina rispetto all’Arlecchino già scelto.
Tante speranze per il futuro, a cominciare dalla partecipazione a una televisione e a un cinema, spesso poco frequentati per i tanti impegni teatrali.
Non solo Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Anche Sergio Endrigo, Lello Arena, Andrea Roncato, Nino Castelnuovo, Luigi Tani: sono davvero moltissimi i grandi artisti con cui Giorgia Trasselli ha condiviso la scena e che oggi, con la sua grande passione e la sua consueta delicatezza, l’attrice ama ricordare in tanti aneddoti mai conosciuti finora.
Scusi, lei fa teatro? (che vede le prefazioni di Lello Arena, Andrea Roncato e Luciano Melchionna) racconta così una vita artistica e umana, che si distingue per discrezione e talento, parlando apertamente di quanto valgano certi valori in un mondo spesso pieno di pettegolezzi, scaramanzie e truffe.
Cercando di capire come distinguere le scuole di teatro importanti da quelle millantatrici di impossibili successi, Giorgia, docente di dizione nella scuola Fondamenta da lei stessa creata nel 2007, parla dei tantissimi personaggi da lei interpretati a teatro, in televisione e al cinema, scoprendosi sempre e comunque, indissolubilmente legata a quella meravigliosa e indimenticabile Tata che lei stessa seppe plasmare a sua immagine e somiglianza. Una Tata che non ebbe mai un nome, ma a cui bastarono il sorriso e la straordinaria capacità recitativa di Giorgia per entrare nell’immaginario collettivo come la più amata domestica della sit-com italiana. Tanto comica e dolce quanto pasticciona e squisitamente adorabile.
Un libro sorprendente, che più della nostalgia farà prevalere la consapevolezza di potere ancora proporre uno spettacolo di qualità. Purché si tornino a esaltare certi valori.