Gioco d’azzardo

Candelaresi: «Lo Stato deve fare la sua parte»

TORINO – “La regolamentazione sperimentale del gioco legale sul territorio” è stato al centro di un seminario informativo tenutosi il 26 settembre nella sede di Anci Piemonte a Torino. Nel corso del seminario è stato presentato l’applicativo denominato SMART (Statistiche Monitoraggio e Analisi della Raccolta Territoriale del gioco fisico), realizzato dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e da Sogei con l’obiettivo di fotografare i flussi dei giochi legali nei singoli Comuni.

In rappresentanza della città di Asti ha partecipato al seminario, su delega del sindaco, il Consigliere comunale Paride Candelaresi che sostiene: «La legge regionale 9/2016 è stata particolarmente afflittiva nei confronti dei piccoli commercianti (baristi e tabaccai soprattutto), poiché hanno dovuto spegnere pressoché tutti gli apparecchi AWT (slot machines) nelle proprie attività favorendo le grandi sale slot ai margini delle città e tutti i giochi a totalizzatore nazionale (Lotto, SuperEnalottoto e simili). Tengo a ribadire che questa amministrazione non è assolutamente a favore del gioco d’azzardo ma deve tenere conto delle esigenze di tutti i cittadini e quindi anche delle piccole attività commerciali del nostro territorio. E’ emerso che in questi ultimi tre anni c’è stata una grande crescita del gioco online a dimostrazione che il gioco d’azzardo non è diminuito ma si è solo spostato verso altri ambiti».
Tra gli altri dati emersi durante il seminario, nei primi 4 mesi del 2018 non sono solo i giochi online ad essere cresciuti, ma anche altre tipologie di gioco d’azzardo. I gratta e vinci hanno registrato un +11,7%, mentre il gioco del Lotto è riuscito ad ottenere un +10,5% ed infine le videolottery sono cresciute del +8,93%.

È stato poi spiegato l’utilizzo dell’applicativo Smart che consentirà agli Enti locali di monitorare il flusso di gioco. L’applicazione rappresenterà due tipi di informazione: i volumi di gioco e i punti vendita. Un’ulteriore funzione consentirà la visualizzazione delle mappe dei POI (Point of Interest), ovvero i famosi punti sensibili.

«È giusto – ha aggiunto Candelaresiche le amministrazioni comunali proteggano i propri cittadini combattendo il gioco d’azzardo non legale e proteggendoli dalle ludopatie, ma personalmente resto in attesa che lo Stato faccia la sua parte, adottando una disciplina organica della materia che copra l’intero territorio nazionale, così da garantire quella uniformità di indirizzo che è necessaria e auspicabile. Da una regione all’altra le differenze sulla regolamentazione del gioco sono così varie ed è palese una disparità di trattamento che non ha senso di esistere. Sono contro questo paternalismo giuridico dello Stato che limita la libertà dell’individuo tentando di “rieducarlo” a tutti i costi. Il caso gioco d’azzardo legale ne è l’esempio lampante. L’amministrazione di Asti ha voluto partecipare a questo seminario per avere qualche linea guida in più su questo delicato argomento e dimostrarsi presente agli importanti tavoli tematici della Regione Piemonte».

 

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