“Giobert For Future”: l’Istituto di Asti alla scoperta delle start up
Il primo incontro di grande interesse per gli allievi ha visto protagonista l’avvocato Enrico Goitre
ASTI – L’Istituto Giobert, con i docenti Loredana Tuzii, Barbara Fieschi e Mario Franco Fassio, ha organizzato una serie di incontri per formare gli allievi delle classi quarte verso la conoscenza delle start up.
“Lo sviluppo industriale inclusivo e sostenibile può essere un volano per l’economia del nostro territorio e fonte di reddito per le future generazioni – dicono i docenti -. Il Giobert non è nuovo a questa forma di esperienze e vanta già giovani che hanno intrapreso tale percorso”.
Tra i compiti principali della scuola c’è quello di approfondire, analizzare, elaborare strategie assieme alle studentesse e agli studenti, finalizzate alla più completa e funzionale trattazione di argomenti di educazione civica, che rivestono una così grande importanza per le nuove generazioni, rispondendo anche agli obiettivi dell’Agenda 2030.
Il primo incontro ha visto protagonista Enrico Goitre, giovane e brillante avvocato astigiano che lavora in un importante studio legale di Milano, il Bonelli Erede Pappalardo. “Il suo intervento ha permesso ai ragazzi di comprendere cosa spinge a creare una start up innovativa e quali siano i punti di rischio e di forza, illustrando casi concreti per conoscere le dinamiche dell’imprenditorialità”, continuano i docenti.
Con il giovane avvocato gli allievi hanno instaurato un rapporto di grande empatia; la lezione è stata impostata con l’uso della didattica del problem solving, che porta alla scoperta di nuove soluzioni attraverso ragionamenti logici mettendo a frutto conoscenze pregresse.
Gli organizzatori prevedono altri incontri, sia con l’avvocato Goitre sia con un docente della Bocconi e un professionista formato all’Università di Harvard Business School.
“Il Giobert vuole costruire per i propri studenti percorsi formativi economico-giuridici-aziendalistici moderni e assolutamente aggiornati per le sfide del futuro”, concludono con gioia i docenti.