Focus telecamere in città, Faita (Ambiente Asti): “Prima di imporre delle regole occorrerebbe educare alla legalità”

Salvatore Giovanni Faita (Ambiente Asti), ex operatore di Polizia, interviene sul tema delle telecamere in città.

Alla luce di tutte le telecamere installate e di nuove installazioni da parte di questa amministrazione, da ex operatore di Polizia, mi domando: ma chi è che guarda in tempo reale 100 telecamere e chi guarderà le future 170?

Un solo Agente di Polizia Locale che presidia la sala operativa dalle 8 alle 20 e che non fa solo quello nel suo turno di lavoro?

Gli occhi telematici nella città sono un buon deterrente ma servono dopo che il reato è stato commesso, non prima, come sottolinea anche il Comandante della Polizia Locale, Riccardo Saracco. E prima?

E’ necessaria una corretta analisi del fenomeno della criminalità nel territorio astigiano, poiché a problemi differenti devono essere date risposte differenti: nella nostra Città è stata fatta in questi cinque anni?

La sicurezza è in primo luogo un bene sociale e la si può realizzare innanzitutto attraverso azioni di prevenzione e di promozione: prevedendo il disagio e l’emarginazione sociale attraverso scelte di politica locale, responsabilizzando famiglia e scuola e offrendo alternative ai giovani con la creazione di luoghi di incontro.

Si deve investire in politiche sociali di prevenzione e si deve essere in grado di comprendere le esigenze dei cittadini, la devianza giovanile, individuare fragilità e situazioni di indigenza, osservare luoghi di aggregazione giovanile prevenendo episodi di bullismo, ridurre la conflittualità familiare e di vicinato, proporre attività di dialogo e incontro tra abitanti del quartiere, promuovere socialità e partecipazione. Cioè elaborare e diffondere un’autentica cultura dei valori civili.

Educare alla legalità vuol dire in primo luogo praticarla: le regole non devono essere presentate come comportamenti obbligatori, ma devono essere vissute con consapevolezza e partecipazione. Inutile osservare, solo dopo, tristemente impotenti, una persona, magari incappucciata ed irriconoscibile, che ha commesso un reato.

Salvatore Giovanni Faita

Ambiente Asti

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