I flussi turistici ad Asti e nell’Astigiano, dopo il notevole +15% dello scorso anno, continuano a crescere anche grazie ai picchi d’offerta ricettiva di Airbnb

In Piemonte le abitazioni offerte ai turisti con la formula Airbnb, le cosiddette locazioni turistiche, sono oltre 15 mila. 32 mila camere, con oltre 66 mila posti letto, con Torino che pesa per circa la metà.

Bene, male? Non credo ci sia una sola risposta, piuttosto la necessità di analizzare la tendenza in termini di risultati. Risultati economici, lavorativi, d’aumento delle presenze e della permanenza media. Analisi assai utile a consolidare e supportare il naturale sviluppo attraverso logiche di marketing consone al nuovo scenario d’offerta e di domanda. Tendenza che ha portato, tra il 2022 e il 2023, una crescita regionale dell’offerta di locazioni turistiche del 60%, da 9.654 a 15.440 e i posti letto da 41.427 a 66.520.

E ad Asti? E nell’Astigiano?

Intanto ricordiamo velocemente i dati 2023. Dati che raccontano proprio una gran bella annata, con presenze turistiche cresciute in regione del 8,6% rispetto al 2022, trainate da un +15% di stranieri. Il territorio gestito dalla nostra ATL ha registrato presenze in crescita del 7,5%. Presenze cresciute anche nell’Astigiano, cresciute di oltre il triplo, +14,8%, di Langhe e Roero. Sì, il triplo perché al netto delle nostre notti in più, 59.000 e passa, la loro crescita si riduce al 4,6%. Oltre il triplo anche ad Asti, che ha visto crescere le presenze nelle sue strutture ricettive del 15,6%, record storico: 118.921.

Tanti turisti in più, convinti anche dal nuovo fenomeno d’offerta ricettiva delle residenze turistiche. Ad Asti siamo passati dalle 153 strutture del 2022 alle 242 del 2023 e i loro posti letto da 548 a 903 con una crescita del 66%. Per contro nello stesso periodo si sono ridotti di quasi il 20% i posti letto nelle altre tipologie di strutture ricettive, ridotti di 365, da 1.847 a 1482. Non ci è dato sapere quanti turisti abbiano scelto le une o le altre, ma se gli Airbnb crescono e cresce pure di brutto il turismo in città qualche legame io ce lo vedo.

Stessa musica nell’Astigiano con le locazioni turistiche passate da 522 a 860 (+64%) e i loro posti letto da 2.891 a 4.678 (+61%). Quasi stessa musica, appurato che la percentuale di letti da Airbnb sul totale sia nettamente inferiore di quella del capoluogo e che la contrazione di posti letto delle altre tipologie ricettive è stata solo di 160, da 8.110 a 7.950. Evidenza che quelli persi da Asti sono stati ammortizzati da nuovi alberghi, agriturismi e b&b nati nell’Astigiano.

Davide Palazzetti

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