Filippo Ghisi lascia la Fondazione Asti Musei
L’ex direttore afferma che quest’esperienza è stata ricca di soddisfazioni professionali e umane
ASTI – Il dottor Filippo Ghisi, terminato il previsto periodo contrattuale di un anno, lascia consensualmente la Fondazione Asti Musei (https://www.fondazioneastimusei.it) che agirà, d’ora in avanti, seguendo nuove strategie di innovazione ed espansione.
«Il progetto di costituzione della Fondazione Asti Musei – dice in una nota Filippo Ghisi – può dirsi concluso con successo. la Fondazione, a distanza di un anno dalla sua nascita, è ora un ente pienamente operativo che gestisce in maniera sinergica sei musei astigiani: oltre a Palazzo Mazzetti, la Cripta di sant’Anastasio con il museo lapidario, Palazzo Alfieri, la Domus romana, la Torre Troyana e il battistero di san Pietro con il museo archeologico. In questo anno di lavoro abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati al momento del mio arrivo ad Asti: mettere in rete i siti museali, dotandoli di procedure atte a efficientarne il funzionamento (anche grazie ad un grande investimento in dotazioni tecnologiche), creando una comunicazione integrata, organizzando eventi e attività espositive per i turisti e per gli stessi astigiani e aprendo i monumenti ad attività extra museali e di entertainment. Il tutto gestendo nella maniera migliore possibile gli ingenti flussi di visitatori delle mostre temporanee (Chagall, Senna) e lavorando per l’organizzazione della mostra su “Monet e gli impressionisti in Normandia” da poco inaugurata».
Commenta Mario Sacco, Presidente della Fondazione Asti Musei: «Grazie all’operato del Direttore e dello staff, la fase di avvio e consolidamento della Fondazione può dirsi completata con successo: l’ente è ben posizionato sul territorio e agisce concordemente con gli altri stakeholder locali, compreso il nuovo Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Le grandi mostre (Chagall prima, Monet adesso) contribuiscono in maniera decisiva allo sviluppo culturale, sociale ed economico della città e dell’Astigiano. Ora, si rende necessaria una nuova strategia di mantenimento e di crescita, con esperti di diversi settori che verranno di volta in volta coinvolti sulla base di una strategia condivisa con il Comune di Asti. Proprio in tale ottica, non si procederà all’assunzione di un nuovo Direttore, ma, superata con successo la difficile fase di start-up, si procederà a gestire quanto realizzato finora con le attuali risorse. La Fondazione Asti Musei ringrazia il dottor Ghisi per l’impegno e la professionalità dimostrate in questo anno di collaborazione e gli augura i migliori successi professionali».
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