Asti, a settembre certezza solo per la Douja d’Or

Palio e Sagre sospesi, mentre per la manifestazione enologica si sta ultimando un progetto che valorizzerà le imprese e incentiverà il turismo. Palazzo Mazzetti ospiterà una mostra sugli arazzi di Scassa

ASTI – Torniamo a parlare di Settembre Astigiano. A differenza di quanto detto la scorsa settimana, nel progetto ancora in fase di definizione, presentato oggi alla Giunta Regionale nel palazzo della Provincia di Asti, di certo c’è solo la Douja d’Or. La prossima settimana si terrà una riunione tecnica, per definire i dettagli e organizzare uno tra gli eventi più attesi dalla nostra città.

Il documento progettuale, come anticipato, è ancora in fase di sviluppo e potrà essere modificato nonché migliorato. Il presidente della Camera di Commercio di Asti, Erminio Renato Goria, ha comunque illustrato in conferenza stampa alcuni tratti che caratterizzeranno l’edizione della Douja d’Or 2020.

Sarà una Douja “speciale”, diversa dalle altre: sarà più diffusa ed estesa nel tempo, coprendo anziché i soliti 10 giorni addirittura l’intero mese di settembre. Sarà un mix di innovazione e tradizione, nel quale si darà ampio spazio alle imprese locali e alle iniziative che puntano ad aumentare il turismo.

Tra le altre, nel progetto è presente un “menu d’autore della Douja”, che sarà ideato da chef rinomati e riproposto, anche con possibili varianti, in tutti i ristoranti della provincia. Così come nei bar si potrà assaporare “l’aperitivo della Douja”.

Naturalmente il format non è quello degli anni precedenti, anche perché il Concorso Nazionale è stato quest’anno annullato. Tuttavia, nel giorno d’inaugurazione della manifestazione, previsto per i primi di settembre al Teatro Alfieri, ci sarà la premiazione degli Oscar degli ultimi 5 anni (di cui il 50% sono etichette piemontesi).

Goria ha anche parlato di un’iniziativa che vedrà l’Onav recarsi in alcune cantine del territorio nell’ambito dell’iniziativa “Dal vino alle vigne”, mentre l’Ascom darà vita a un progetto formativo per chi lavora in bar, ristoranti e alberghi per promuovere a 360° il vino e il nostro patrimonio enologico.

Ci sarà altresì una cantina fisica (e virtuale) della Douja d’Or in città, dove poter acquistare i vini.

I consorzi – tra cui Piemonteland, Consorzio dell’Asti, dell’Alta Langha e del Brachetto – allestiranno punti di assaggio in vari luoghi della città. Ma tutte le degustazioni, è bene sottolinearlo, dovranno essere prenotate.

Il sindaco Maurizio Rasero ha rivelato che dai primi di luglio ai primi di settembre ci saranno una cinquantina di appuntamenti legati alla cultura, al teatro, al cinema. Per questo motivo, e per dare spazio alla Douja, il Palio di Asti non si correrà il 6 settembre. Forse sarà disputato più avanti, magari a inizio ottobre, in concomitanza del Giro d’Italia che attraverserà la nostra città.

Come già detto nei giorni scorsi, le Sagre 2020 sono annullate, ma il presidente della Provincia Paolo Lanfranco ha detto che potrebbe esserci qualcosa di diverso, magari concentrato in un fine settimana, che coinvolgerà le Pro Loco e tutte le attività della città.

Infine, Mario Sacco, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e della Fondazione Asti Musei, ha annunciato la prossima mostra di Palazzo Mazzetti, che ospiterà i prestigiosi e bellissimi arazzi realizzati nel laboratorio astigiano dell’indimenticato Ugo Scassa.

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