Donne in agricoltura: ad Asti protagoniste del cambiamento

Convegno di Confagricoltura Donna Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia

In dieci anni l’ingresso delle donne nelle società di capitali e di persone, nella fascia di età dai 18 a 29 anni, è più che raddoppiato, salendo dal 14% al 33,7%, a dimostrazione che la partecipazione femminile a tutti i livelli, anche e soprattutto in una fase critica per l’economia, costituisce una componente vitale all’interno del sistema produttivo nazionale, che va adeguatamente incoraggiata“. Lo ha detto Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, aprendo i lavori dell’incontro “Donne in agricoltura: da sempre protagoniste del cambiamento” promosso da Confagricoltura Donna Emilia RomagnaPiemonte e Lombardia che si è tenuto nell’agriturismo Battibue a Fiorenzuola D’Arda (PC).

All’incontro era presente Paola Maria Sacco, presidente di Confagricoltura Donna Piemonte, accompagnata da altre rappresentanti piemontesi tra cui, per la provincia di Asti, il direttore di Asti Agricoltura Mariagrazia Baravalle.

Al tavolo dei relatori è stata chiamata la ricercatrice Marialuisa Ricotti, che ha tracciato un excursus sull’agricoltura coniugata al femminile dal Medio Evo al XX secolo: “Intuizioni, conoscenze, capacità di trasformare in economia saperi antichi trasmessi attraverso le generazioni confermano la capacità delle donne, pur nel loro silenzio umile, di essere state e di continuare ad essere portatrici di innovazione nel settore agricolo, mettendo in gioco abilità e risorse umane di qualità”.
All’evento sono state invitate, inoltre, la professoressa Guendalina Graffigna, ordinario di Psicologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e due giovani imprenditrici, Matilde Maria Passamonti, e Alice Consoli, presidente dei giovani di Confagricoltura – Anga Emilia Romagna. Entrambe hanno fatto dell’innovazione una regola di vita ed attraverso le loro relazioni hanno ancor più evidenziato la centralità del ruolo della donna in agricoltura, insieme alla sua capacità di affrontare con determinazione le difficoltà e i cambiamenti. Nel pomeriggio è stato visitato un innovativo impianto agrisolare (cioè con pannelli rialzati e coltivazioni al di sotto), tra i pochi in Italia.
“Non è un caso – ha precisato a margine dell’incontro Paola Maria Sacco – che, malgrado le difficoltà e la preoccupante crisi economica che stiamo attraversando, l’impegno femminile in agricoltura continui a crescere, seppur in maniera contenuta.  Attenzione però: nonostante il settore primario sia rappresentato da una componente imprenditoriale femminile molto rappresentativa, subito sotto il comparto dei servizi, resta ancora molto da fare per sostenere adeguatamente questa tendenza e auspichiamo che il nuovo governo s’impegni in tal senso“.

Dai dati elaborati dal centro studi Confagricoltura, emerge che, in provincia di Asti, sono 1.549 le imprese femminili attive in agricoltura. Con il 31,61% di aziende, quella di Asti è la seconda provincia piemontese in fatto di presenza di donne alla guida di imprese attive nell’agricoltura, preceduta solo da Cuneo.

Quanto emerso dal convegno di giovedì 6 ottobre a Fiorenzuola sulla crescente presenza di un’imprenditoria femminile anche nel settore dell’agricoltura ci conforta e ci sprona a proseguire nella strada intrapresa che ha portato alla costituzione di una consulta provinciale femminile in seno alla Confagricoltura di Asti, oggi presieduta da Maria Pia Lottini, titolare dell’agriturismo La Tenuta Antica di Cessole. Vi è la convinzione che le donne possano costituire un valore aggiunto nel mondo imprenditoriale per la visione di prospettiva che hanno dimostrato di avere, in passato come oggi”, ha aggiunto Mariagrazia Baravalle.

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