All’unanimità Nicco presidente del Consiglio regionale del Piemonte
Davide Nicco (Fratelli d’Italia) è il nuovo presidente del Consiglio regionale del Piemonte, eletto all’unanimità dall’Aula. Eletti anche gli altri componenti dell’Ufficio di presidenza (Udp), i vicepresidenti Franco Graglia (FI) e Domenico Ravetti (Pd) e i consiglieri segretari Fabio Carosso (Lega), Mario Salvatore Castello (Lista Cirio) e Valentina Cera (Avs).
“Il ruolo di presidente del Consiglio regionale – ha detto Nicco – è una grande responsabilità che necessita di altrettanto impegno, equilibrio e tempo da dedicare per garantire in modo uguale ogni componente del Consiglio: maggioranza, minoranze e dipendenti. Noi siamo al servizio dei cittadini piemontesi”.
“Con il governatore Alberto Cirio e con la Giunta non potremo che avere uno stretto rapporto di confronto e una collaborazione continua – spiega Nicco -, nel rispetto dei ruoli e dei compiti di ciascuno. Una condivisione di intenti e di programmazione dei lavori è essenziale per il funzionamento efficace dell’amministrazione regionale, prevedendo una programmazione puntuale dei lavori consiliari e la discussione delle proposte legislative”.
L’elezione è avvenuta a scrutinio segreto. Per la vicepresidenza Graglia è stato eletto con 30 voti, Ravetti con 20. I segretari Carosso e Castello hanno ottenuto 30 voti ciascuno, 19 quelli per Cera.
Il presidente della Giunta Alberto Cirio, intervenendo alla seduta di insediamento della dodicesima legislatura, si è congratulato con il nuovo presidente dell’Assemblea legislativa Davide Nicco, i consiglieri e il personale del Consiglio “che ha predisposto gli spazi delle Ogr. Un luogo importante per la storia di Torino e del Piemonte, recentemente anche sede di un ospedale da campo durante il Covid”.
Dopo aver espresso solidarietà al giornalista de “La Stampa” aggredito fuori dall’Asso di bastoni, Cirio ha garantito la “responsabilità nei confronti di tutti i cittadini del Piemonte. Dovremo impegnarci per una programmazione all’insegna dell’equilibrio e della condivisione, della continuità e del rinnovamento, che non sono sinonimo di compromesso”.
Tra le principali sfide ha indicato la Sanità, affidata all’assessore Federico Riboldi, dall’assunzione di personale al superamento delle liste d’attesa, dall’edilizia sanitaria al licenziamento del nuovo Piano sociosanitario. Circa le politiche sociali, assessore Maurizio Marrone, ha citato la recente legge sulla casa e l’attuazione dell’accordo sulle Rsa che ha consentito di ritoccare le tariffe senza gravare sulle famiglie.
Ha riflettuto sui temi legati alla formazione e al lavoro, affidati alla vicepresidente Elena Chiorino. Ha rammentato le Academy di filiera, che rappresentano un modello innovativo di formazione professionale; quanto al lavoro, “accanto a situazioni di crisi non mancano segnali incoraggianti e positivi”, ha detto.
Per la prima volta, le deleghe all’Agricoltura e al Commercio sono insieme e l’assessore è Paolo Bongioanni, “che si occuperà anche di diffondere il modello Saluzzo contro il caporalato per garantire assistenza sanitaria e risorse per dare dignità abitativa e ospitalità ai lavoratori stagionali”.
Per il Turismo la Cultura e lo Sport, assessore Marina Chiarelli, ha evidenziato rispettivamente la campagna in favore delle zone colpite da eventi meteorologici, i finanziamenti triennali per arginare i tempi lunghi dei pagamenti e le Atp Finals e le Universiadi invernali.
Le attività produttive e il Bilancio sono affidati ad Andrea Tronzano, tra gli obiettivi la nascita della Silicon box, l’azienda che produrrà microchips a Novara con 1.600 posti di lavoro. “Su Mirafiori – ha aggiunto – lavoriamo gomito a gomito con Torino. Dal 2026 la 500 elettrica smetterà la produzione in Polonia e si produrrà qui”. Quanto al Bilancio, abbiamo “ottenuta la parifica della Corte dei conti senza eccezioni e abbiamo ridotto di 1,5 miliardi il debito della Regione”.
Enrico Bussalino, si occuperò di autonomia: “Abbiamo scritto al Governo – ha detto Cirio – per la predeterminazione dei Lep per iniziare a lavorare. Sulle grandi infrastrutture abbiamo integrato la delega alla logistica, che ci permette con il terzo valico di essere il cuore dell’Europa”.
“Sui Trasporti, con l’assessore Marco Gabusi, stiamo lavorando a livello sperimentale con Torino per promuovere agevolazioni per gli studenti. Punteremo ai collegamenti tra il nord Piemonte e Torino. Con l’apertura del passante risolveremo questo problema, così come tra val Susa e aeroporto di Torino.
All’Ambiente, l’assessore Matteo Marnati. “La Giunta ha approvato il Piano per la qualità dell’aria, che coinvolgerà tutti gli enti interessati e su cui il Consiglio dovrà lavorare”.
La nuova legge sull’Urbanistica, di cui s’occuperà l’assessore Marco Gallo (assessore Gallo) sarà un altro argomento importante, così come il Piano delle opere del Pnrr per la tutela della borgate di montagna.
“Gianluca Vignale – ha proseguito il presidente di Giunta – conosce la macchina, opera con determinazione e passione, leggendo e studiando i documenti. E si occuperà del patrimonio della Regione dopo il trasferimento dei dipendenti nel Grattacielo. Nei prossimi mesi aprirà il Centro convegni e prevediamo investimenti per area fieristica”.
“Ringraziamo infine i due sottosegretari Claudia Porchietto e Alberto Preioni, nuova figura prevista dalla legge elettorale”.
“Continuerò a essere moderato e responsabile – ha concluso Cirio – disponibile con maggioranza e opposizione. Dobbiamo rimanere quello che siamo, continuare a rispondere al telefono, sapendo il ruolo che abbiamo non deve essere di privilegio”.
Il dibattito in Aula
Il dibattito è stato aperto da Gianna Pentenero (Pd), che ha sottolineato: “In questi cinque anni avremo come unico obiettivo rappresentare i cittadini e i territori piemontesi e siamo certi che il presidente Nicco, eletto all’unanimità, saprà esercitare un ruolo super partes. Vigileremo affinché non ci siano passi indietro di tipo economico o sociale e perché il vostro lavoro abbia caratteristiche precise su sanità, trasporti, urbanistica. Il presidente Cirio ha detto di voler difendere la 194, sia conseguente e potenzi i consultori. Vogliamo un Piemonte aperto, sostenibile, democratico, su questi temi non accetteremo più proclami”.
“Il nostro sarà un partito serio e leale – ha dichiarato Carlo Riva Vercellotti (Fdi) -. Chiederemo equilibrio, coerenza e rispetto. chiederemo anche attenzione sul tema della la sanità e delle liste d’attesa, ma senza dimenticare le infrastrutture per rendere ancora più competitiva la nostra regione. Lavoreremo con attenzione ed equilibrio nell’interesse di tutte le zone del Piemonte, anche a quelle realtà che non sono rappresentate in Giunta e in Consiglio regionale. Vigileremo sul diritti dei piemontesi ma con la giusta attenzione ai doveri, per questo diciamo no all’occupazione abusiva delle case. Dobbiamo andare in Europa a spiegare che certe cose a noi non vanno bene, a cominciare dai ricchi e sontuosi ecosalotti che non possono pensare che tutti siano in grado di cambiare la macchina a prezzi insostenibili in nome del green deal”.
Per Paolo Ruzzola (Fi) “gli elettori ci chiedono più sanità, è prioritario accorciare le liste di attesa, potenziare i Pronto soccorso, assumere personale, migliorare l’assistenza domiciliare. È necessario valorizzare e stimolare la medicina territoriale e le importanti competenze dei medici.
Verremo, inoltre, misurati sull’utilizzo dei fondi Pnrr, stiamo facendo benissimo come testimonia il monitoraggio territoriale, da queste risorse passa lo sviluppo dei prossimi decenni. Ci faremo carico di realizzare un Piemonte più sicuro, più produttivo, più sostenibile. Vogliamo mettere sullo stesso piano le periferie delle città e le aree interne. Pensiamo in grande per un Piemonte protagonista”.
“Con la nostra lista abbiamo dato voce ai piemontesi che desideravano una proposta civica fatta da più componenti – ha dichiarato Silvio Magliano (Lista Cirio). Nei prossimi cinque anni vogliamo tenere insieme diverse questioni: il grande tema della denatalità, che va letto in modo trasversale. Non si possono mettere al mondo i figli se non c’è un reale bilanciamento tra fiscalità e servizi. Il contrasto allo spopolamento delle aree interne dove moltissimi Comuni rischiano di non farcela, il sostegno al diritto allo studio per garantire un futuro certo ai nostri figli. Il Piemonte può essere il cuore dell’Europa, in grado di guardare con capacità agli scenari del futuro che abbiamo davanti”.
“Abbiamo apprezzato il discorso di Nicco e siamo certi che tutelerà il regolamento e non farà modifiche per spegnere le voci delle opposizioni – ha affermato Sarah Disabato (M5s) -. Dobbiamo garantire diritti a tutti i piemontesi, ovunque si trovino, e servizi di qualità ed efficienti. Abbiamo detto di no alle modifiche sul gioco d’azzardo, ci siamo opposti al fondo vita nascente e alle norme edilizie, su cui la Corte costituzionale ci ha dato ragione. Il ricorso ai medici gettonisti è quasi raddoppiato, noi siamo per la sanità pubblica e per strutture finanziate da fondi pubblici e ribadiamo il nostro no ai fondi per le associazioni abortiste. Cirio riconosca il nostro impegno per il bene dei piemontesi”.
Per Alice Ravinale (Avs) “Il Piemonte che il presidente Cirio ha descritto nel suo programma di mandato è un Piemonte che non tiene in considerazione migliaia di persone, che ne esclude sin da oggi la possibilità di piena realizzazione, che esclude in sostanza la possibilità per tante e tanti di una vita dignitosa e felice. Noi siamo qui per difendere gli ultimi, i lavoratori in crisi, i diritti delle donne e ci batteremo ogni giorno nei prossimi cinque anni per tutte e tutti coloro che questa maggioranza proverà a lasciare indietro. Vogliamo costruire un futuro più giusto, una vita degna per le persone che vivono e attraversano questa regione e non favorire i privilegi come è stato fatto negli ultimi cinque anni”.
“Abbiamo fatto tantissime cose grazie a un motore che si chiama Lega, che è stato il gruppo trainante negli scorsi cinque anni e ha saputo governare materie molto complesse con i suoi assessori – ha dichiarato Fabrizio Ricca (Lega) -. Il centrosinistra chiudeva gli ospedali noi li abbiamo riaperti, abbiamo fatto ripartire le grandi opere. Diciamo basta borse di studio ai violenti, lavoriamo per periferie più sicure, per trasporti efficienti, per la costruzione della tangenziale est nell’esclusivo interesse del territorio. Infine un nostro tema caro, l’autonomia: abbiamo 11 miliardi di euro di residuo fiscale attivo che servono allo sviluppo del Piemonte”.
“Siamo all’opposizione perché abbiamo una visione diversa rispetto alle politiche sanitarie e sociali portate avanti dal centrodestra – ha affermato Vittoria Nallo (Stati uniti d’Europa), Non faremo opposizione ideologica, ma costruttiva e a viso aperto sui grandi temi come intelligenza artificiale, sanità, taglio liste di attesa. Lavoreremo per un mix energetico in grado di garantire sostenibilità e sviluppo, che significa anche lavorare per vedere finalmente realizzato il deposito nazionale per le scorie nucleari che in questi cinque anni il centrodestra non è stato in grado di individuare. Chiediamo, infine, una nuova legge urbanistica in quanto non più attuale alla luce delle trasformazioni territoriali”.
Al termine del dibattito il presidente Cirio ha affermato di non volere replicare. “Ho raccolto le sollecitazioni emerse – ha aggiunto – e c’è la volontà di lavorare insieme su quelli che sono gli argomenti più strategici per il Piemonte”.