Cresce il progetto “Landscape Storymovers”, sistema di narrazione del paesaggio creato dal Teatro degli Acerbi
In programma anche un convegno nazionale ospitato il 25 marzo al Teatro Balbo di Canelli
Lo scorso anno il Teatro degli Acerbi si era imposto all’attenzione sul territorio Patrimonio Unesco astigiano con il nuovo progetto “Landscape Storymovers – sistema integrato di narrazione del territorio” ideato da Elena Romano e Fabio Fassio, una proposta di narrazione del paesaggio sia umano che naturale che architettonico innovativa e rivoluzionaria, che mira tra l’altro alla digitalizzazione della connessione tra utente e contesto.
Il termine “Storymoving” è un’ispirazione che viene dall’architetto canellese Gianmarco Cavagnino che lo utilizza come strumento progettuale partendo dalla narrazione delle storie come spunto di progettazione.
Il percorso è stato condiviso con la Compagnia teatrale il Teatro degli Acerbi, e accolta con entusiasmo come una nuova prospettiva di evoluzione del mestiere dell’attore in linea con la poetica di “teatro e territori” e teatro popolare di ricerca sviluppata anche nei progetti ministeriali e regionali.
Coinvolgendo professionisti del settore della comunicazione, della progettazione, del turismo, dell’enologia e del paesaggio si sono attuate varie azioni: le “Experiences” con tour narrativi e degustativi per piccoli gruppi accompagnati da uno Storymover a piedi, in e-bike, a cavallo ed “Il paese narrato – digital storymoving”: video narrazioni e immagini dei luoghi tramite QR code apposto su pali posti in punti interesse culturale e narrativo.
Commentano Fabio Fassio e Elena Romano: “Grazie alle interviste realizzate ai “testimoni del paesaggio” e al materiale raccolto, Landscape Storymovers sta diventando un archivio vivente e dinamico della memoria dei territori. Ogni esperienza riporta sempre alla tavola e al vino, alla convivialità e alla condivisione per ricordarci in che modo il nettare delle nostre vigne e le mille risorse enogastronomiche delle nostre colline possono essere veicolo di cultura e linfa della nuova vocazione turistica per le colline Unesco”.
Così il progetto “LandscapeStorymovers” è stato di ispirazione per una sua implementazione quale “piano di narrazione e valorizzazione del paesaggio vitivinicolo astigiano del patrimonio Unesco di Langhe Monferrato e Roero” ricevendo inizialmente, nel 2021 il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo con il bando “VIVA: sostegno all’offerta culturale estiva dei territori” e successivamente del bando “In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori”, che propone un percorso di accompagnamento triennale per sviluppare progetti di attrattività culturale e turistica.
Altri partner e finanziatori sono: l’unione collinare Vigne e Vini (Nizza Monferrato, Calamandrana, Bruno, Castelletto, Molina, Castelnuovo Belbo, Cortiglione, Fontanile, Incisa Scapaccino, Maranzana, Mombaruzzo, Quaranti e Vaglio Serra), i comuni di Canelli, Calosso, Moasca, San Marzano Oliveto, l’Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero, l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato e l’ Associazione Astesana Strade del Vino.
Il nuovo progetto consta di cinque azioni
La prima è il Censimento del paesaggio umano, con videointerviste che si stanno realizzando da gennaio ai testimoni del nostro patrimonio culturale per conservare storie,tradizioni,folklore,mestieri,sguardi e saperi allo scopo di utilizzarle come materiale per i “Pali della Memoria” e come archivio link QR Code a disposizione delle biblioteche del territorio di libera fruizione per tutti oltre che online.
Tra gli intervistati: Alberto Contratto, Michele Chiarlo, Gianni Coppo, Laurana Layolo, il professor Piercarlo Grimaldi, la prima sommelier d’Italia Laura Pesce, il pittore Giancarlo Ferraris, il ristoratore Gino Bardon, l’architetto Gianmarco Cavagnino e tanti abitanti dei paesi, vere tessere viventi del mosaico del territorio.
Le interviste saranno di ispirazione e documentazione per le varie fasi del progetto.
L’azione successiva sarà un importante convegno nazionale ospitato il 25 marzo al Teatro Balbo di Canelli: “La Festa in Tavola. I teatri della terra: patrimoni di natura e umanità” coordinato dall’Antropologo già Rettore dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo prof. Piercarlo Grimaldi con altri nove antropologi ed ospiti in rappresentanza di enti e istituzioni del territorio e internazionali.
Si parlerà dei cambiamenti in atto sul territorio, con focus sul Piemonte meridionale, dove la cultura è ancora sinonimo di festa, cibo, vino, tradizione; un teatro della vita che rischia di perdere i suoi ultimi attori, e che oggi più che mai necessita di raccogliere, custodire e narrare il futuro che è scritto nel passato. Alla sera un momento di spettacolo con “Memorie in scena – Storie e Voci del Territorio” con musicisti e attori del Teatro degli Acerbi.
Le azioni successive porteranno all’estate allo “Storymoving Festival: Le Cascine e i Castelli”: sei appuntamenti di teatro itinerante site specific del Teatro degli Acerbi e narrazioni meditative con Gabriele Vacis in cascine storiche e castelli normalmente chiusi al pubblico e dieci appuntamenti del nuovo spettacolo della compagnia “Trilogia degli spaesati, racconti epici di gente semplice”nei piccoli comuni partners del progetto.
Le due azioni conclusive del progetto durante l’anno saranno i “Pali delle Memorie”, 30 pali “di testa” di vigna collocati nei punti di interesse del sito Unesco ospitanti una targa recante una foto tattile del luogo e una recante un QR Code che rimanda ai Landscape Storymovies con audio o video narrazioni (anche con linguaggio LIS) e l’implementazione piattaforma Web per rendere universalmente fruibili tutti i contenuti narrativi del progetto.
Elena Romano e Fabio Fassio hanno ideato il progetto, lo coordinano e ne producono i testi e la regia, Ileana Ricci si occupa della comunicazione e della veste grafica, lo staff del Teatro degli Acerbi collabora all’organizzazione, tecnica e amministrazione oltre alla realizzazione degli spettacoli in programma, Patrizia Camatel del Teatro degli Acerbi e Federica Prete sono le principali Storymovers della Compagnia che insieme a giovani attori danno nuova vita all’epica del nostro paesaggio.
Per informazioni è possibile consultare il sito http://www.landscapestorymovers.com oltre ai profili tematici Facebook e Instagram; analoghe informazioni sui canali di comunicazione del Teatro degli Acerbi.