“Conversazioni”: Diego Fusaro e Andrea Cionci ad Asti
Appuntamento alla Tenuta “La Violina” il 12 febbraio alle 15
ASTI – Domenica 12 febbraio, alle 15, alla Tenuta “La Violina” (Località Mombarone 115) si terrà una conferenza condotta dal filosofo e saggista Diego Fusaro e dal giornalista e scrittore Andrea Cionci.
Durante l’evento sarà presentato “Codice Ratzinger” di Andrea Cionci, edito da ByoBlu (340 pagg.), pubblicato il 25 maggio 2022, un bestseller italiano secondo le classifiche di Corriere della Sera, Il Sole 24 ore, Mondadori e Rizzoli.
Il Libro riassume l’inchiesta condotta dal giornalista Andrea Cionci, basata sul Diritto Canonico, le dichiarazioni di papa Benedetto XVI e comprovata da numerosi pareri di insigni studiosi italiani e stranieri.
L’indagine, durata due anni e mezzo, ricca di oltre 400 articoli, svela la verità sulla “sede totalmente impedita” e illustra il raffinatissimo sistema comunicativo usato da Sua Santità Benedetto XVI, esiliato nel recinto di Pietro, scoperto dall’Autore: il codice Ratzinger mutuato dal modus comunicandi di Gesù con i Suoi accusatori.
La presentazione fa parte di un ciclo di oltre 20 conferenze organizzate, da settembre, in tutta Italia in modo spontaneo dai lettori.
Il giorno 12 febbraio, l’appuntamento proseguirà ad Asti, insieme a Diego Fusaro, per presentare congiuntamente anche il suo ultimo libro “La Fine del Cristianesimo”.
Ingresso gratuito – posti limitati
con eventuale offerta libera
Prenotazione obbligatoria: Federico 328-8364893
Sintesi del volume
E’ durata due anni l’inchiesta dello storico dell’arte e giornalista romano Andrea Cionci, condotta sulle pagine di Libero, Byoblu e RomaIT. “Ho cominciato a interessarmi della questione – commenta l’autore – dopo aver appreso che da otto anni papa Benedetto ripeteva: «Il papa è uno solo», senza mai spiegare quale. Ho capito che ci doveva essere qualcosa sotto, e di grosso”. Le conclusioni dell’indagine, raccolta in “Codice Ratzinger” (Byoblu maggio 2022) oggi fra i dieci bestseller italiani, si possono riassumere in uno scenario dalla portata millenaria.
Papa Benedetto, costretto a togliersi di mezzo dai poteri globalisti e dalla fronda ecclesiastica modernista che sosteneva Bergoglio, nel 2013 non ha affatto abdicato, ma ha “messo alla prova” i suoi nemici con una candida, sincera dichiarazione (la famosa “Declaratio”) in cui, annunciando di rinunciare all’esercizio del potere, si faceva porre dagli stessi cardinali, inconsapevolmente, in Sede totalmente impedita, uno status canonico parallelo alla sede vacante, ma nel quale il papa è prigioniero e impossibilitato a comunicare liberamente. Così, Benedetto XVI è rimasto il papa a tutti gli effetti, benché contemplativo e privato della facoltà di governare, e i suoi nemici, accontentandosi del primo atto che parlasse di “rinuncia”, si sono scismati e annullati da soli convocando un conclave nullo poiché a papa né morto, né abdicatario.
Si svela così il mistero del doppio papato: “una sorta di ministero allargato” fra due papi, sì, ma uno legittimo-contemplativo (Benedetto XVI) e l’altro illegittimo-attivo (Bergoglio). Per distinguersi dall’antipapa, Benedetto è, dunque, l’”emerito”, non “il papa in pensione” (giuridicamente impossibile e, infatti, inesistente), ma “colui che merita”, che “ha diritto” di essere papa, dal verbo latino emereo.
Chi lo dice? Intanto, una ventina di specialisti, teologi, canonisti, giuristi e latinisti che hanno tradotto correttamente la Declaratio dal latino, dove il verbo vacet non sta per “sede vacante”, bensì per “sede vuota”; ma soprattutto è stato lo stesso papa Benedetto che lo ha spiegato con un linguaggio estremamente preciso, ma sottilmente logico, dovuto al fatto che, essendo giuridicamente in prigionia, non poteva parlare liberamente. E’ quello che Cionci ha chiamato il “Codice Ratzinger”, uno stile comunicativo che ricalca quello di Gesù coi suoi nemici ed è destinato a chi “ha orecchie per intendere”.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Andrea Cionci
Storico dell’arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione per alcune delle più importanti testate italiane come La Stampa, Quotidiano nazionale e Libero. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di ricerca scientifica su Plinio il Vecchio, recensito anche dal New York Times, è stato reporter nei teatri operativi dell’Afghanistan e dal Libano, e da imprese esplorative in Kenya e sull’Himalaya. Nominato a 36 anni Cavaliere al Merito della Repubblica per il suo impegno culturale, ha pubblicato il saggio musicologico “Il tenore collezionista”, di risonanza internazionale, dedicato al primo interprete della Bohème di Puccini; il romanzo “Eugénie” (Bibliotheka), e prodotto vari testi di storia militare inseriti anche in pubblicazioni istituzionali. Ha ispirato la ricostruzione industriale in peso e dimensioni reali del perduto primo carro armato italiano, il Fiat 2000, del 1917, oggi esposto presso il Museo Civico delle Forze Armate di Vicenza.
Scopritore della sede impedita e del codice comunicativo di Sua Santità Benedetto XVI costretto in “sede impedita”, alla fine di maggio 2022 Andrea Cionci ha pubblicato il Libro-inchiesta “Codice Ratzinger” che riassume il lavoro di due anni di indagini e oltre 400 articoli, lavoro avallato da insigni studiosi italiani e stranieri.
Contatti
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