Conosciamo i protagonisti di Scintille, in scena ad AstiTeatro questo weekend
Ecco un approfondimento con trame e cast relativi agli spettacoli in gara il 17 e il 18 giugno
ASTI – Va in scena Scintille, il concorso rivolto a compagnie teatrali professionali under 35 finalizzato alla produzione di uno spettacolo da promuovere sul territorio nazionale. Il premio, giunto alla dodicesima edizione, è promosso e realizzato dal Festival AstiTeatro in collaborazione con Tieffe Teatro Milano e la Fondazione Piemonte dal Vivo. Si svolgerà il 17 e 18 giugno ad Asti, nei cortili dei Palazzi storici (Archivio Storico, Palazzo Alfieri, Michelerio e Palazzo Ottolenghi), all’interno di AstiTeatro 44.
Il programma
Venerdì 17 giugno:
Cortile dell’Archivio Storico, via del Varrone n. 33 – ore 21.45 – 22.45 – 23.45
Compagnia Marcello Manzella (Caserta), “Madrioska”
Di Marcello Manzella e Orlando Napolitano
Con Valentina Elia
“Come va? Che cosa provi? Di cosa hai bisogno? Come ti ha fatto sentire? Che cosa vuoi lasciare andare?”
Con una ritualità quasi sciamanica una figura femminile vestita in nero pone se stessa e il pubblico, dinanzi a diversi dilemmi: Chi è lei? Chi siamo noi? Chi è Dio? Cosa è reale? Cosa è finzione? Nel far questo la donna, al pari di una matrioska, si aprirà e darà sfogo ad una serie di storie che vedono come protagoniste le donne. Donne violentate, non solo fisicamente, ma vittime di un contesto sociale che le tiene prigioniere, incapaci di reagire, se non affidandosi alla loro effimera fede. Donne che fanno i conti con il loro passato, il loro presente e il loro futuro. Figlie che diventano madri e madri che diventano figlie.
Cortile di Palazzo Alfieri, Corso Vittorio Alfieri n. 375 – ore 22.00 – 23.00 – 24.00
Compagnia Crack24 (Torino), “Belly Button”
Con Agnese Mercati, Elia Tapognani e Carola Rubino
Regia Agnese Mercati
Una vecchia casa in mezzo al bosco, la famiglia che vi abita ha radici profonde come gli alberi che si vedono dalla finestra. Da qui è difficile credere che si possa scappare. Questa performance nasce dall’ombelico e risponde al desiderio di riscrivere il passato, giocando a cambiarlo e non più a subirlo, per arrivare a comprenderlo. Evitare il viaggio di ritorno a casa è evitare se stessi, evitare la vita. Come mi trasformo da vittima a creatore? Come ti dico quello che non ti ho mai detto? Belly Button è nato da un’idea di Agnese Mercati della compagnia Crack24 nel 2021 all’interno del progetto Fahrenheit 2.0 #ArtNeedsTime – un format artistico partecipato che usa come argomento la letteratura, ideato e curato dalla compagnia teatrale Il Mulino di Amleto diretta da Marco Lorenzi e Barbara Mazzi in collaborazione con Asterlizze.
Cortile del Michelerio, Corso Vittorio Alfieri n. 381 – ore 22.15 – 23.15 – 00.15
Margot Theatre Company (Cerveteri, RM), “Pasolini-Sotto gli occhi di tutti”
Con Andrea Canestri, Andrea Carpiceci, Francesco Savi, Gabriel Durastanti, Michelangelo Raponi e Serena Borrelli
Al centro della scena una pedana di legno sospesa, retta da braccia umane. Nello stesso spazio si muove, solitario, visionario, Pier Paolo Pasolini, in eterno dialogo e scontro con la struttura del suo tempo. In scena, sei attori, cinque uomini e una donna. La figura di Pier Paolo Pasolini è interpretata da un singolo attore, mentre gli altri interpreti variano e si trasformano in personaggi diversi. La pedana di legno è la società italiana degli anni ’60, che resta sospesa in aria come sospesa nel mare è l’Italia: si inclina per far salire le persone, ma in un attimo le ributta giù, in una continua ricerca di potere da cui nessuno si salva. Crolla tutto per Pasolini: crolla la sua fede nel partito comunista, crolla la sicurezza dell’abbraccio della madre, crolla la sua reputazione pubblica, diffamata, crolla il suo amore, ritenuto contro natura. Crolla piano piano la sua vita, fino all’ultimo rabbioso crollo: rimasto solo, Pasolini è costretto a sorreggere con le sue forze la pedana sospesa, che, come la società opprimente e violenta in cui vive.
Cortile di Palazzo Ottolenghi, Corso Vittorio Alfieri n. 350 – ore 22.30 – 23.30 – 00.30
Anomalia Teatro e Compagnia del calzino (Torino), “Fantasie di complotto”
di Debora Benincasa e Silvia Marchetti
con Debora Benincasa e Marco Gottardello
Assistente alla regia: Elena Schianchi
Aiuto regia: Andrea Gagliotta
Regia: Silvia Marchetti
Potere, politica, scienza offrono rappresentazioni e rituali oggi più che mai distanti e manchevoli; è
in questa mancanza che intervengono le “fantasie di complotto”, narrazioni diversive che rispondono a un bisogno collettivo di senso, di appartenenza e condivisione, irrinunciabili in quest’epoca del controllo, della frattura sociale, dell’immaginazione negata da un potere manchevole, distante e indifferente. L’indagine su questo fenomeno, che attira sempre più persone, ha portato le due compagnie a creare uno spettacolo schietto, ironico, disincantato, pungente, che accoglie e introduce il pubblico al complottismo e allo stile paranoico, dal quale nessuno è totalmente al riparo.
Sabato 18 giugno:
Cortile Archivio Storico, via del Varrone n. 33 – ore 21.45 – 22.45 – 23.45
Collettivo Cenerentola (Roma), “Salomè”
Sabrina Fasanella e Francesco Lonano (regia)
Eleonora Cimafonte (Erode)
Katia D’Ambrosio (Salomè)
Salomè fu una principessa ebraica, figlia di Erodiade e di Erode Filippo I, le cui vicende vengono narrate per la prima volta nella Bibbia – senza riferimenti precisi al martirio di Giovanni Battista – e nei vangeli di Matteo (14,3-11) e Marco (6, 17-28). Nel corso del tempo il supplizio del
profeta è stato rielaborato nelle più svariate forme e si è arrivati fino alle due
principali opere su cui si basa l’adattamento teatrale del Collettivo Cenerentola: Salomè, dramma di Oscar Wilde scritto nel 1891, ed Herodias, novella di Gustave
Flaubert del 1877. La scelta è dettata dalla possibilità di evidenziare l’evolversi di questa vicenda nel corso della storia, analizzandone il cambiamento artistico-sociale e tinteggiandola coi
colori del presente storico che stiamo vivendo. Questa versione è incentrata sul pavido Erode e
l’attrazione, a tratti morbosa e incontrollabile, che nutre per Salomè.
Cortile di Palazzo Alfieri, Corso Vittorio Alfieri n. 375 – ore 22 – 23 – 24
Compagnia Francesca Caselli (Ferrara), “Estranee”
idea e coreografia Francesca Caselli
musica Alessio Bettoli
interpretazione Francesca Caselli, Antonella Sannino, Maud Gibudeau e Magdalena Wojcik
realizzazione video Mattia Nicolai
Estranee è un’azione politica danzata che celebra il corpo femminile. È uno slancio intimo
che diventa una festa, un rito collettivo per autorizzarsi a ciò che prima non era concesso.
Le estranee rivendicano la propria presenza in una società patriarcale che ha lasciato pesare sul genere femminile una responsabilità secolare da cui, ancora oggi tentano di liberarsi. Contattando i propri depositi di intimità rivendicano la propria femminilità, instaurano un dialogo con il proprio corpo e lo lasciano gridare. Esponendosi vogliono invitare altre donne a fare lo stesso, a riscattarsi da stereotipi, giudizi
ed aspettative. Chiedono allo spettatore di essere testimone e lo interrogano.
Cortile del Michelerio, Corso Vittorio Alfieri n. 381 – ore 22.15 – 23.15 – 00.15
Compagnia Alessandro Sesti e Giacomo Sette (Foligno), “L’origine dell’eroe – Requiem per un pipistrello”
Con Alessandro Sesti, Debora Continu e Giacomo Sette
Musiche Debora Continu e Federico Pedini
Regia Giacomo Sette
Batman è morto. Lo annuncia Joker a tutta Gotham City attraverso un concerto, un requiem per dire addio alla sua amata nemesi. Robin, in questa storia di Batman è la figlia dell’uomo pipistrello che di colpo si trova senza una guida, senza un padre. Ora tocca a lei vestire i panni del cavaliere oscuro. Ma come si fa a diventare l’eroe che protegge gli onesti cittadini di Gotham nel momento del bisogno? Dove si trova il coraggio di compiere quel salto dal grattacielo più alto di Gotham? Quel balzo che ci trasforma negli eroi protagonisti della nostra storia?
Cortile di Palazzo Ottolenghi, Corso Vittorio Alfieri n. 350 – ore 22.30 – 23.30 – 00.30
Gruppo della Creta (Roma), “Finzioni”
tratto dai racconti di Jorge Luis Borges
Regia Alessandro Di Murro
Dramaturg Anton Giulio Calenda
Musiche originali Enea Chisci
Con Matteo Baronchelli, Jacopo Cinque, Lorenzo Garufo, Amedeo Monda, Laura Pannia
Assistenti alla regia Tommaso Cardelli, Ilaria Iuozzo
Borges come un profeta moderno edifica labirinti letterari; la nostra generazione, come un Minotauro vecchio e smunto, vaga dispersa negli stessi labirinti. Borges ci consegna l’Alpeh, il misterioso punto in cui tutti il mondo converge, l’artefatto che ci permette di scoprire ogni luce sulla terra; invece noi oggi guardiamo il mondo attraverso un “Aleph digitale” che deforma l’immagine degli altri e di noi stessi. In scena si cerca di manifestare l’incanto dell’Attimo in cui le cose sembra stiano per rivelarci il loro più intimo segreto.
Le otto compagnie presenteranno un assaggio di 20 minuti del proprio spettacolo. Il progetto vincitore, scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, riceverà un contributo di 8 mila euro e la possibilità di rappresentare lo spettacolo finito nelle stagioni teatrali 2022/2023 di Asti e del Teatro Menotti di Milano. La collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, in un’ottica di rete e promozione dei processi rivolti all’innovazione in campo artistico, alla sperimentazione dei nuovi linguaggi della scena con particolare riguardo ai giovani e alla promozione di nuovi talenti, si svilupperà attraverso la programmazione di una recita dello spettacolo vincitore sul territorio piemontese. La compagnia selezionata circuiterà con un cachet fisso stabilito in 1.500 euro + iva (onnicomprensivo di scheda tecnica e aiuti su piazza). Maggiori informazioni su www.astiteatro.it