Coldiretti: “Bilancio in aumento per l’export della Dieta Mediterranea, ma guerra, caro energia, cibo sintetico e Nutriscore ne minacciano il trend”

Anche il presidente della Provincia e sindaco di Asti Maurizio Rasero firma la petizione “NO al cibo sintetico”

Bilancio positivo per la Dieta Mediterranea Made in Italy che, nei primi otto mesi del 2022, ha registrato un aumento record dell’export nel mondo, a 12 anni dal riconoscimento Unesco del 16 novembre 2010. Tra i prodotti più ricercati ci sono: vino +13%, frutta e verdura +8% e, a seguire, pasta, olio extravergine di oliva, per un valore complessivo di export che si attesta su 1,2 miliardi di euro.

Un risultato importante favorito dall’iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco, anche, grazie agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che, per primo, ne aveva evidenziato gli effetti benefici.

Ed è proprio partendo dalla ricerca scientifica e dallo studio dei valori nutrizionali della Dieta Mediterranea, che la Federazione Coldiretti Asti rilancia la campagna di Formazione/Informazione con il Medico Dietologo e Nutrizionista Clinico Giorgio Calabrese rivolta a studenti, giornalisti, operatori di settore e cittadini in generale, affinché ci sia sempre maggiore consapevolezza e coscienza dei benefici derivanti dalla Dieta Mediterranea e, parimenti, si rafforzi il NO secco contro cibo sintetico da laboratorio e l’etichettatura a semaforo.

Gli incontri partiranno il prossimo mese di gennaio con appuntamenti mensili fino ad aprile. Subito dopo le festività natalizie verrà organizzata una conferenza stampa per comunicare il calendario e i temi trattati.

Nel frattempo, prosegue la raccolta firme di Coldiretti per modificare la legge sul cibo sintetico. Tra i primi firmatari, anche il Presidente della Provincia e Sindaco di Asti Maurizio Rasero.

“Mentre caro energia, guerra, cibo sintetico e Nutriscore stanno seriamente minacciando la nostra agricoltura, quindi, l’alimentazione, l’economia, l’occupazione e l’ambiente, Coldiretti Asti intende portare il suo contributo riprogrammando un ciclo di incontri di Formazione/Informazione legati al valore della Dieta Mediterranea Made in Italy, che risulti anche occasione di sensibilizzazione sui temi di fondamentale importanza dai quali non si può prescindere nelle scelte quotidiane, nell’educazione e nella politica – afferma il Presidente Coldiretti Asti Marco Reggio.

“Guerra e caro energia si ripercuotono sui costi di produzione, non più coperti dai prezzi di vendita – rincara il Direttore Diego Furia. – A questi, si aggiunge la minaccia dei bollini allarmistici a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile fino alla Francia, stanno applicando su diversi alimenti della Dieta Mediterranea. I sistemi di etichettatura Nutriscore e a semaforo sono fuorvianti, discriminatori e incompleti e, pertanto, finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole, per favorire prodotti artificiali, in alcuni casi, privi di tracciabilità e di cui non è nota la ricetta. Il rischio è quello di promuovere cibi spazzatura; per questo, occorre riportare l’Unione Europea sui suoi passi, per combattere all’unisono logiche fuorvianti che, di fatto, aprono le porte al cibo sintetico, una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta”.

 

Caricamento...