Delegazione di Coldiretti Asti al Meeting Mondiale sulla Fraternità Umana dal titolo “Not alone”

L’incontro si è tenuto lo scorso fine settimana in Vaticano

Una rappresentanza di Coldiretti Asti è stata lo scorso fine settimana a Roma, in occasione del Meeting Mondiale sulla Fraternità Umana Not Alone (non soli), fortemente voluto da Papa Francesco per rilanciare il suo sogno di fraternità e per contrastare la guerra.

Un appuntamento importante che ha radunato le Federazioni Provinciali di tutta Italia che, con un bel colpo d’occhio giallo Coldiretti, hanno letteralmente gremito e colorato via della Conciliazione offrendo il cibo contadino, come segno di condivisione e di fraternità, unitamente a una zolla di terra e ad un seme per far crescere la pianta della fraternità. Tra i numerosi Cuochi Contadini di Campagna Amica, anche l’astigiana Giovanna Soligo, presidente del Movimento Provinciale Terranostra e titolare dell’Agriturismo San Nazario di Montechiaro d’Asti.

A guidare la comitiva di 22 partecipanti è stato il Segretario di Zona di San Damiano d’Asti Daniele Longo, in sinergia con i colleghi alessandrini, con i quali è stato condiviso il viaggio in autopullman, quale occasione di arricchente confronto nonché di interscambio esperienziale.

La due giorni capitolina ha favorito il senso di fratellanza anche tra i soci Coldiretti, sensibili alle problematiche sociali e umane che interessano l’intera umanità.

Il meeting, trasmesso in mondo visione con collegamenti in otto piazze che abbracciano il pianeta, quali: Congo (Brazzaville), Trapani (Mediterranea Saving Humans), Repubblica Centrafricana (Bangui), Etiopia, Argentina (Buenos Aires), Israele (Gerusalemme), Nagasaki (Giappone) e Perù (Lima), ha contato sulla preziosa partecipazione di ben oltre 30 Premi Nobel per la Pace e di artisti di fama internazionale, tra i quali, il monferrino Roberto Bolle.

Presenti, anche, numerose famiglie e associazioni, oltre a coloro che vivono ai margini della società, dai più poveri e senza fissa dimora ai migranti e alle vittime di violenza e del traffico di esseri umani.

Quale momento ufficiale, poi, la firma della Dichiarazione della Fraternità per ribadire al mondo il “no alla guerra” della Chiesa e l’impegno al dialogo e alla costruzione della pace.

“E’ stata un’esperienza concentrata, ma intensamente vissuta da ogni partecipante” ha apprezzato Longo; “ognuno di noi ha avuto l’opportunità di adoperare una riflessione profonda sul senso di fratellanza e sugli orrori della guerra, rinfrescando il proprio senso della responsabilità e rinsaldando il potere della fratellanza, quale mezzo per contrastare i conflitti e la povertà culturale-umana. Da sempre, Coldiretti sposa appieno e vive nella sua operosa quotidianità i valori rilanciati con forza dal Santo Padre”.

 

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