Coldiretti Asti raccoglie quasi 5000 firme per la petizione contro il cibo sintetico
Il parere del dottor Giorgio Calabrese: “Il cibo coltivato in laboratorio è innaturale, una truffa e un danno”
Entro il 2030 il 25% dei cittadini del mondo mangerà la bistecca coltivata in laboratorio? E’ quanto avrebbero previsto Bill Gates e George Soros. Ma quanta conoscenza c’è sui processi di produzione, ovvero, qual è l’effettiva consapevolezza sul cibo definito “sostenibile” e di nuova frontiera?
Coldiretti Asti ha chiesto un parere scientifico direttamente al Nutrizionista Clinico e Medico Dietologo Giorgio Calabrese, autore del Manifesto Scientifico Ufficiale dell’Onu a New York per la Dieta Mediterranea nel mondo, nonché presidente del Comitato Nazionale della Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute, reduce da un incontro col Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida.
“La carne artificiale o sintetica è un prodotto da laboratorio che parte da cellule staminali prelevate da animali vivi, poi, coltivate all’interno di appositi bioreattori a 37° C e in presenza di una determinata concentrazione di CO2 – spiega Calabrese. – Il mezzo di crescita sono i mioblasti, ovvero i precursori delle future cellule muscolari. Una volta stabilite le linee cellulari, per poter proliferare, esse vengono immerse in un mezzo di coltura, formulato con carboidrati, grassi, proteine e minerali, e seminate in scaffolds, una sorta di impalcatura collocata all’interno di bioreattori. Lo sviluppo in vivo viene influenzato dall’interazione con matrici extracelluari. Tutto ciò è evidentemente innaturale. Non accettate una provocazione come questa! – tuona lo scienziato Calabrese. – Non si tratta solamente di una truffa, ma anche di un danno. Non facciamoci ingannare da un’infondata visione economistica/sostenibile di dubbia moralità. Ricerchiamo, sempre, la validità scientifica. La carne sintetica farà male. Circa il suo consumo, non esistono evidenze scientifiche sulla salute umana. Il Cibo Sintetico è un grandissimo rischio che non dobbiamo correre”.
“In ambito alimentare, negli anni, l’Unione Europea ha spinto verso l’omologazione al ribasso delle caratteristiche degli alimenti mettendo spesso in crisi le produzioni tradizionali per effetto di una concorrenza sleale fondata sull’inganno legalizzato – rincara Coldiretti. – Basti pensare all’autorizzazione Ue sull’uso di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare, senza dimenticare la possibilità di aggiungere zucchero per aumentare la gradazione del vino, oppure di togliere l’alcool dal vino, fino ai fermentati di frutta varia che possono essere chiamati “vino di…” senza aver visto un acino d’uva”.
“Anche il Ministro Lollobrigida seguirà la linea Coldiretti, forte, altresì, delle oltre 240mila firme raccolte lungo tutto lo stivale (nda di cui circa 5.000 dalla Coldiretti di Asti) auspicando, cosa che gli ho subito confermata, rinnovata consulenza da parte del sottoscritto al fine di difendere e sostenere a spada tratta la Dieta Mediterranea – chiosa Calabrese.
“Coldiretti Asti continuerà, di concerto col regionale e il nazionale, a difendere gli alimenti da agricoltura e allevamento tradizionale; quelli che da millenni hanno concorso al miglioramento della vita e della salute dell’uomo, anche in termini di longevità e benessere – concludono il Presidente Marco Reggio e il Direttore Diego Furia. – La sostenibilità, quella reale, è una delle priorità anche di Coldiretti, ma perché sia effettiva, seria e onesta dovrà coniugare l’aspetto economico-sociale a quello ambientale”.