Codice Rosso, colpisce con una testata l’ex compagna in pieno giorno
La Polizia di Asti intercetta e sottopone a misura cautelare in carcere il responsabile
ASTI – Nei giorni scorsi una donna di 26 anni aveva chiamato in Questura dicendo di essere stata aggredita all’interno del parcheggio del Pronto Soccorso dal suo ex compagno, un astigiano di 28 anni. L’uomo, già gravato da un provvedimento di divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex compagna, non solo aveva violato la preesistente misura, ma aveva anche aggredito verbalmente e fisicamente la donna, sferrandole una testata sul naso, cagionandole lesioni giudicate guaribili con 7 giorni di prognosi, a riprova della sua pericolosità nonché di un atteggiamento persecutorio nei confronti della stessa.
La donna ha cercato di scappare a bordo della sua autovettura, ma l’ex compagno l’ha inseguita con lo scooter, tamponandola e facendole perdere la targa anteriore. Solo l’arrivo delle Volanti dell’U.P.G.S.P. ha messo definitivamente in fuga l’uomo.
Da quel momento è stato ininterrotto l’operato degli uomini della Polizia di Stato e in poco tempo, anche grazie all’immediata escussione dei testimoni, è stato ricostruito accuratamente l’accaduto e individuato il responsabile.
L’immediato coordinamento assicurato dalla locale Procura della Repubblica ha permesso di arrivare, nella giornata di ieri, all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, emesso dal GIP del Tribunale di Asti.
E nel tardo pomeriggio di ieri gli investigatori della Polizia di Stato, che avevano avuto contezza del provvedimento dell’A.G., hanno contattato la donna al fine di avere ragguagli sul suo stato di salute. La donna, mentre era al telefono con gli operatori di Polizia, terrorizzata, ha riferito che il suo ex compagno era stato visto pochi istanti prima nei pressi dell’abitazione dove lei si trovava. L’uomo infatti aveva continuato ad intercettare gli spostamenti della vittima e proseguiva con le sue condotte ossessive che sono state interrotte solo dall’intervento degli uomini della Squadra Mobile, precipitati sul luogo indicato dalla vittima per bloccarlo tempestivamente.
È stata pertanto data esecuzione alla misura cautelare della custodia nel carcere di Asti.
L’episodio in analisi ha esaltato il ruolo della Seconda Sezione della Squadra Mobile di Asti, che quotidianamente gestisce episodi di violenza di genere e comunica costantemente con le vittime al fine di creare un rapporto di fiducia, indispensabile per fornire loro un concreto ausilio nonché garantire un intervento tempestivo ed evitare conseguenze ben più gravi.
Le indagini proseguono.