CISTERNA – Prima della fine dell’anno ci sono ancora due incontri organizzati da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano, Museo Arti e Mestieri e Comune e Parrocchie di Cisterna con Fra Production Spa, Israt, Libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti.
Domenica 17 dicembre, alle 16 al Castello di Cisterna, Luca Peyron presenterà il suo libro “Cieli sereni. Trovare Cristo seguendo le stelle (e con l’uso di un telescopio)” (San Paolo Editore). Ne discuterà con don Mauro Canta.
“Un percorso straordinario: incrocia la luce che viene dal passato remoto della formazione cosmica e la luce che viene dal futuro, inaugurato dalla resurrezione di Cristo. Nell’intreccio di queste luci con gioia e docilità avviene un incontro di brillante bellezza, di fulgore naturale e soprannaturale. Non è un libro per qualcuno in particolare, forse per questo può essere un libro per chiunque. Chiunque voglia aprire la finestra di casa e guardare in su, o la finestra del proprio cuore e guardarci davvero dentro”.
Si proseguirà mercoledì 20 dicembre alle 18 in videoconferenza (Meet) con Tito Boeri, che presenterà il libro “Pnrr. La grande abbuffata” (Feltrinelli) scritto con Roberto Perotti. Ne parlerà con Mario Renosio (Israt).
“A differenza di quasi tutti i paesi europei, l’Italia ha chiesto il massimo delle somme del programma NextGenerationEU. Per 6,5 euro su 10 si tratta di prestiti che andranno restituiti. La scommessa su cui si regge questa scelta è che il Pnrr aumenterà per sempre il tasso di crescita dell’economia italiana. È una scommessa condivisa da tre governi. Tutti i governi hanno sbandierato stime iperboliche degli effetti positivi del Pnrr, senza alcun fondamento nella realtà. Nessun governo si è posto il problema di come finanziare la gestione futura degli investimenti. Oggi sappiamo che il Pnrr è in forte ritardo, ma questo non è il problema principale perché c’è un vizio d’origine: troppi soldi, troppa pressione per spenderli a prescindere, troppo poco tempo per spenderli bene. Stanzia cifre assurdamente alte su spese inutili o deleterie ma ‘facili’. Quasi tutte le maggiori riforme “epocali”, da cui secondo i governi dipendeva il successo del Piano, sono ferme al palo, e molte sono state abbandonate prima di partire. Cosa si può fare a questo punto? Prendere atto della realtà e forse anche riflettere sull’opportunità di rinunciare a parte dei fondi presi a prestito. Questo non vuol dire rinunciare a essere ambiziosi, solo rinunciare a essere superficiali”.
Gli incontri sono gratuiti, aperti a tutti.
Per informazioni: polocittattiva_formazione@icsandamiano.it