Ci vorranno almeno tre anni per eradicare la peste suina

Il commissario nazionale Vincenzo Caputo: “Chiederò alla comunità piemontese ulteriori sforzi, con i servizi veterinari attivi h 24”

Ci vorranno tre anni almeno per l’eradicazione della Peste suina africana (Psa), ma il Piemonte per il momento è promosso per quanto sta facendo. Nelle aree di restrizione non bisogna abbassare la guardia e, soprattutto, serve un maggior impegno da parte delle Province e del mondo venatorio. Chiederò alla comunità piemontese ulteriori sforzi, con i servizi veterinari attivi h 24”: lo ha detto il commissario nazionale Vincenzo Caputo, nominato dal Governo lo scorso mese di febbraio, nella seduta congiunta di Terza e Quarta commissione, oggi presieduta da Alessandro Stecco, alla quale hanno preso parte anche il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Carosso, gli assessori alla Sanità Luigi Icardi e all’Agricoltura Marco Protopapa.

Attualmente sono otto le Regioni italiane interessate dalla malattia, tra le quali il Piemonte e le limitrofe Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna. In Piemonte sinora sono stati abbattuti circa settemila capi dei quali 4300 nelle aree di restrizione.

La peste suina africana, come ribadito, può avere gravissime ripercussioni sulla salute della popolazione animale interessata e sulla redditività del settore zootecnico suinicolo, con possibili pesanti danni economici in relazione al blocco delle movimentazioni delle partite di suini vivi e dei relativi prodotti derivati all’interno dell’Ue e nell’export.

Maiali e cinghiali sani possono contagiarsi tramite contatto con animali ammalati, per questo, come ha annunciato il commissario, si è iniziato ad utilizzare anche gli elicotteri per la rimozione delle carcasse infette dei cinghiali ed anche l’Esercito per il controllo dei corsi d’acqua. Il commissario ha anche chiesto “tolleranza zero per i cinghiali nei centri abitati”, nonché il coinvolgimento sempre più diretto dei sindaci.

Sono circa un milione e cinquecentomila i cinghiali in eccesso sul territorio nazionale; Caputo ha recentemente firmato l’ordinanza che procede alla revisione complessiva delle misure adottate dallo scorso anno: armonizza le misure di eradicazione, controllo e prevenzione della malattia da applicarsi nelle zone infette, in quelle di restrizione e confinanti, e fornisce nuove indicazioni di controllo. Caputo ha inoltre annunciato una nuova ordinanza per il contrasto del commercio abusivo delle carni di cinghiale.

Le barriere di contenimento, le varianti della Psa, gli abbattimenti, le carcasse, la caccia e l’autoconsumo suino sono stati i principali argomenti delle varie richieste di delucidazione dei consiglieri Domenico Ravetti e Monica Canalis (Pd), Giorgio Bertola (Europa Verde), Claudio Leone, Gianluca Gavazza e Matteo Gagliasso (Lega), Sarah Disabato (M5s) e Paolo Ruzzola (Fi).

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