Aumentano contagi e ricoveri: i provvedimenti dell’Asl di Asti
ASTI – Negli ultimi giorni i contagi legati al Covid stanno registrando un incremento estremamente rapido, nel territorio dell’Asl At come in tutto il Piemonte. Attualmente l’incidenza settimanale è di 607,2 casi per 100mila abitanti nell’Asl di Asti, rispetto a un dato di 646,6 a livello regionale: un numero decisamente superiore a quello di un anno fa e che mai era stato riscontrato finora.
Con l’evoluzione della situazione epidemiologica sono cresciute in modo esponenziale le richieste di effettuazione di tamponi legati a isolamenti e quarantene a carico del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica – attualmente il fabbisogno per l’Asl At è di oltre 700 tamponi al giorno solo per quanto riguarda i molecolari, poche settimane fa non superava i 250 – e di tutte le procedure amministrative connesse. Fra richieste di tampone, notizie di positività, comunicazioni di condizioni cliniche, pervengono all’Asl ogni giorno circa 1.500 nuove notifiche.
Sono in aumento anche i ricoveri ospedalieri, seppur in modo ridotto rispetto al passato grazie all’effetto dei vaccini: sono ad oggi 42 al Cardinal Massaia, di cui 6 pazienti in Terapia sub-intensiva e 2 in Terapia intensiva. L’azienda sanitaria ha proceduto alla riconversione del reparto di Ortopedia (20 posti letto, che possono essere incrementati in caso di necessità) destinandolo ad ospitare i pazienti Covid, in aggiunta al reparto di Malattie Infettive e alle postazioni di sub-intensiva presenti in Medicina d’Urgenza. Da domani saranno raddoppiati – da 2 a 4 – i posti letto di Rianimazione Covid. Se il trend continuerà a essere in crescita, nei prossimi giorni si valuterà nuovamente una rimodulazione dell’accesso dei visitatori nei reparti di degenza.
Rimane comunque prioritario proseguire la campagna vaccinale, strumento che sta consentendo di contenere il numero dei casi gravi, dei ricoveri e dei decessi. Nei punti vaccinali presenti sul territorio vengono effettuate circa 1.500-2.000 somministrazioni al giorno. Già 62.190 cittadini hanno ricevuto la terza dose (fra cui 422 bambini nella fascia 5-11 anni), per un totale di 361.269 vaccini dall’inizio della campagna, contando 156.218 prime dosi e 142.861 seconde. Il personale è oltretutto impegnato nella delicata procedura di riprogrammazione delle terze dosi, dovuta ai cambiamenti normativi sulla scadenza del Green Pass. Gli utenti interessati saranno riconvocati, ricevendo un sms con la nuova data di appuntamento.
Alla luce di tutto ciò, appare dunque necessario concentrare tutte le energie a disposizione per far fronte a questa nuova fase dell’emergenza pandemica, destinando il maggior numero possibile di operatori alle attività legate al Covid: tamponi, vaccinazioni, ricoveri.
Quindi
– su indicazione della Regione Piemonte, sono sospesi e riprogrammati i ricoveri ospedalieri non urgenti con classe di priorità D e non oncologici con classe di priorità B e C e le attività ambulatoriali di classe D (Differibile) e P (Programmate);
– continuano a essere mantenuti tutti i ricoveri ospedalieri in regime di urgenza, i ricoveri di tipo oncologico, nel settore ostetrico e non oncologici con classe di priorità A;
– continuano a essere mantenuti le attività ambulatoriali con classe di priorità U (Urgente) e B (Breve) e gli screening oncologici.
– saranno garantiti i percorsi di cura oncologici, nefrologici, quelli relativi alle patologie tempo dipendenti e il percorso nascita.
Inoltre
– a partire da lunedì 3 gennaio, il Ppi (Punto di Primo Intervento) del Presidio sanitario di Nizza Monferrato sarà temporaneamente chiuso e riconvertito in un hotspot dedicato ai tamponi. L’hotspot si aggiungerà ai punti già esistenti ad Asti, presso l’Ospedale e in viale Pilone, a Canelli e a Villafranca, per i quali si sta lavorando a un’estensione degli orari di apertura.
“Purtroppo la situazione dei contagi è tale per cui è nuovamente necessario dedicare tutte le risorse ad affrontare l’epidemia Covid, adottando anche decisioni difficili e che richiedono sacrifici per i pazienti e per i nostri operatori, che ringrazio per il lavoro incessante e per l’impegno che mettono in campo da molti mesi – sottolinea il Direttore Generale Asl At Flavio Boraso -. Ci rendiamo pienamente conto che, anche concentrando tutte le forze a disposizione, con un simile quadro epidemiologico il volume delle richieste che arrivano e che arriveranno dalla popolazione è comunque sproporzionato ed eccessivamente elevato rispetto alle possibilità di risposta dell’azienda sanitaria. Di questo ce ne scusiamo con i cittadini, confidando nel loro senso di responsabilità nel comprendere la difficoltà della situazione”.