AstiTeatro rimandato (forse) a fine agosto
Spostata a data da destinarsi la 42° edizione del festival che sarà ripensato per far sentire ancor di più la sua presenza alla comunità
ASTI – A causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria, l’edizione 2020 del festival AstiTeatro, che si sarebbe dovuta tenere a giugno, è rimandata presumibilmente a fine agosto/inizio settembre con date in via di definizione.
Lo storico festival di teatro nazionale e internazionale, con la direzione artistica di Emiliano Bronzino, giunto alla quarantaduesima edizione, è organizzato dal Comune di Asti nell’ambito del progetto di rete Patric (Polo astigiano per il teatro di ricerca e di innovazione contemporaneo), sostenuto dal 2018 dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando triennale per le Performing Arts 2018-2020, grazie al prezioso sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CrAsti, Fondazione CRT, Mibact, Fondazione Piemonte dal Vivo e ASP.
«Quest’anno, in seguito alla pandemia, molti eventi previsti si dovranno obbligatoriamente ridimensionare – spiegano il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore alla cultura Gianfranco Imerito – ma siamo convinti che portare avanti la progettualità culturale in città sia uno degli elementi su cui costruire la fase della ripresa di una comunità a fronte di un evento così grave come quello che stiamo vivendo. Stiamo lavorando per salvaguardare dei momenti di incontro, a costo zero, ma con ricadute estremamente importanti. AstiTeatro in particolare dovrà ovviamente essere ripensato in relazione alle limitazioni che ci porranno i prossimi decreti, facendo però sentire attraverso la forma del teatro la presenza forte di una comunità che si ritrova per scoprire emozioni, sentimenti, obiettivi comuni su cui ricostruire il nostro stare insieme. Stiamo studiando diverse soluzioni e contiamo di poter fissare il calendario appena possibile».
Ogni crisi però nasconde delle opportunità che devono essere colte. Per questo abbiamo deciso di spostare le date previste del Festival: per darci il tempo di ripensarlo e di riuscire a cogliere lo spirito dei tempi che stiamo vivendo
Aggiungono il direttore artistico Emiliano Bronzino e il direttore organizzativo Gianluigi Porro: «Attraversiamo un periodo complesso in cui le nostre priorità sono cambiate, e in cui la cultura in generale e lo spettacolo dal vivo in particolare hanno vissuto apparentemente sospesi. Ma in questi mesi abbiamo ininterrottamente lavorato, per mantenere attiva la relazione con il pubblico e per trovare le modalità migliori per continuare a fare teatro. Ogni crisi però nasconde delle opportunità che devono essere colte. Per questo abbiamo deciso di spostare le date previste del Festival: per darci il tempo di ripensarlo e di riuscire a cogliere lo spirito dei tempi che stiamo vivendo. L’Amministrazione, le maestranze, gli artisti e tutte le persone che con passione ogni anno realizzano AstiTeatro stanno lavorando e si stanno impegnando per offrire alla Città un Festival che risponda alla voglia di teatro del nostro pubblico. Il nostro desiderio è di realizzare questa 42° edizione come una risorsa, un bene a disposizione dei cittadini, un momento in cui ci si possa ritrovare e far festa insieme».
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