Su “Astigiani” di dicembre un viaggio nella storia e il racconto inedito di Gian Marco Griffi

Sabato 16 dicembre la presentazione del nuovo numero della rivista al Refettorio del Seminario di Asti

Asti – Arriva nelle edicole il nuovo numero della rivista Astigiani. In copertina la splendida pala della Natività di Gandolfino da Roreto, custodita nella Collegiata di San Secondo, come esempio delle espressioni sacre nell’arte delle chiese astigiane al centro di una mostra che aprirà a fine gennaio allo spazio San Giovanni. La rivista con l’uscita di questo dicembre giunge al numero 45 e sarà presentata sabato 16 dicembre dalle ore 17,30 allo storico Refettorio del Seminario.

Nicoletta Fasano firma il servizio che apre questo numero, partendo da una data di ottant’anni fa: 1 dicembre 1943. Quel giorno iniziarono gli arresti degli ebrei della comunità astigiana. Gli stessi che avevano creduto al prefetto Celio, versando 220 mila lire per essere “protetti dai tedeschi”. Al cimitero ebraico c’è una lapide con 45 nomi, una goccia nella immensa tragedia della Shoah che riporta a quella stagione di odio. Ma non tutti si girarono dall’altra parte e il pezzo racconta e cita nomi e luoghi di chi diede aiuto e rifugio agli israeliti. Nelle pagine successive, Maria Luisa Giribaldi Sardi stila l’epopea dei Debenedetti, la famiglia di origine ebrea che da 400 anni e 15 generazioni ha legato la sua storia con quella astigiana. Le cugine Maria e Aurelia Debenedetti tracciano le figure dei rispettivi padri Ettore e Leone, medici illustri nel Novecento, conosciutissimi nell’Astigiano.

La conclusione del primo bando delle borse di ricerca “Luciano Nattino”, consente ad Astigiani di pubblicare la prima delle ricerche premiate. Uno straordinario lavoro che Gaia Grisoglio, fresca di Maturità, ha condotto partendo da un episodio della Seconda Guerra Mondiale: un caccia bombardiere alleato si abbatte il 4 settembre 1944 sulla collina di Migliandolo. Chi era quel pilota? La vita di Edgard Peters, che aveva 22 anni ed era alla penultima missione, viene raccontata con dovizia di particolari, così come i ricordi e le testimonianze di chi c’era. Uno scavo nella memoria con il piglio della futura archeologa. Durante la presentazione saranno premiati, con borse di ricerca da 500 euro l’una, i nove autori che hanno concluso il percorso della prima edizione delle borse di ricerca intitolate a Luciano Nattino.

La storia della linea ferroviaria Asti-Alba è raccontata da Alessandro Sacco, che ne tratteggia le vicende con il contributo di Laura Dellapiana e Valentina Emanuela Pistarino, curatrici della mostra all’Archivio di Stato, che aggiungono alla storia la curiosità della stazioncina scomparsa di Nosserio di Costigliole. Una fabbrica che non c’è più e si è scoperto produceva anche lamette da barba: le ferriere Ercole sono un pezzo della storia industriale di Asti raccontato da Aldo Gamba. L’intervista della serie “Confesso che ho vissuto”, affidata a Enrico Panirossi, è a Luigina Zeppa Gentile, l’astigiana pioniera dell’alpinismo che al suo attivo ha oltre duemila vette scalate.

Le pagine centrali sono dedicate allo straordinario successo del Bagna Cauda Day, con un portfolio fotografico che vuole essere una piccola selezione delle migliaia di immagini che hanno popolato i social. Una conferma della crescita di questo evento, promosso da Astigiani, che è andato ormai oltre la semplice festa nei locali. Per la rubrica “C’è da vedere” Astigiani offre in anteprima alcuni scatti della mostra Espressioni sacre, che aprirà al San Giovanni il 4 febbraio prossimo. Un gruppo di fotografi “esploratori” ha colto volti ed espressioni da particolari di quadri e sculture custoditi nelle chiese di Asti. Piercarlo Grimaldi ne analizza il percorso alla ricerca della bellezza. Paolo Monticone, testimone e protagonista d’eccezione, racconta personaggi e aneddoti di quegli anni intensi del lavoro da cronista a La Nuova Provincia, il settimanale di Asti che compie 70 anni. E dall’archivio del settimanale, per una nuova puntata delle “Cronache del Novecento”, il direttore Fulvio Lavina ripercorre quel tragico ottobre 1990 quando a Cortazzone fu ritrovato ucciso nel suo orto il parroco del paese. Una vicenda che porterà fino all’ex Jugoslavia.

Altra giornata che merita di non essere dimenticata è quella che descrive Rita Balistreri: domenica 22 novembre 1998 ad Asti si visse una pagina importante del dialogo tra Israele e palestinesi (oggi funestato dalla guerra). Un incontro e un pranzo della pace, con discorsi e promesse di convivenza che appaiono tristemente lontani. Si cambia registro con la storia del “gigante buono di Settime”, quel Filippo Roggero, corazziere del Re, al Quirinale per oltre trent’anni. Le rubriche completano e arricchiscono come di consueto il sommario di Astigiani con due citazioni per “Insieme” dedicate a un doppio sessantennio: gli “Amis dl’a pera” e il “Lions club Asti Host”. Il “Tempo futuro” torna ad occuparsi di Chiara Dello Iacovo, la cantautrice e attrice astigiana, scelta per interpretare il ruolo di Raffaella Carrà nell’opera Raffa in the sky.

E infine una sorpresa per i nostri lettori: Gian Marco Griffi ha scritto per Astigiani un racconto nello stile e nel tempo di Ferrovie del Messico, il romanzo che lo ha reso tra gli autori più letti del panorama editoriale italiano e ora anche mondiale. Una chicca ambientata sulla ferrovia Asti-Alba. Buona lettura e buone feste.

Le firme di Astigiani di questo numero sono Edoardo Angelino, Rita Balistreri, Maria Angela Bocchio, Manuela Caracciolo, Aurelia Debenedetti, Maria Debenedetti, Laura Dellapiana, Nicoletta Fasano, Marida Faussone, Aldo Gamba, Paola Gho, Maria Luisa Giribaldi Sardi, Donatella Gnetti, Gian Marco Griddi, Piercarlo Grimaldi, Gaia Grisoglio, Fulvio Lavina, Sergio Miravalle, Paolo Monticone, Giulio Morra, Enrico Panirossi, Valentina Emanuela Pistarino, Renato Romagnoli, Giovanni Ruffa, Alessandro Sacco, Pippo Sacco, Flavio Tosetti.

Caricamento...