In tanti ieri in piazza San Secondo per dire No alla guerra
Un presidio organizzato da Welcong Asti per sostenere che la Pace è l’unica via
ASTI – Si è tenuto ieri pomeriggio in piazza San Secondo un presidio organizzato dalla rete Welcoming Asti insieme all’Acli Asti e ad altre realtà del territorio per dire “No alla guerra. La pace è l’unica via”.
Di fronte alla preoccupante escalation della tensione ai confini dell’Europa, tante persone hanno partecipato all’evento astigiano, nella piazza colorata con bandiere arcobaleno.
“La Pace è la sola via da percorrere per superare la crisi in Ucraina e le tensioni tra Russia, Stati Uniti e Nato che rischiano di degenerare in un conflitto armato, anche nucleare, che potrebbe coinvolgere la stessa Europa – hanno detto gli organizzatori -. Una crisi che si verifica in un contesto globale già martoriato da decine di guerre con migliaia di vittime, molte delle quali giovanissime, e in un clima di esasperato riarmo a fronte del quale sono urgenti interventi per il disarmo e la riduzione (e riconversione) delle spese militari mondiali, pari a 1.981 miliardi di dollari nel 2020” (dati SIPRI).
Il presidio (che mensilmente la Rete Welcoming Asti organizza per promuovere Pace e Solidarietà), è stato aperto con le parole di Gino Strada: “Concepire un mondo senza guerra è il problema più stimolante al quale il genere umano debba far fronte. È anche il più urgente. La maggiore sfida dei prossimi decenni consisterà nell’immaginare, progettare e implementare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino alla completa disapplicazione di questi metodi.Dobbiamo convincere milioni di persone del fatto che abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile”.
Si è data poi lettura degli appelli per la pace della Tavola per la Pace (di cui è stata riproposto l’invito a esporre ovunque le bandiere della pace), della War Resisters’ International, della CEI e della Rete Italiana Pace e Disarmo rilanciandone i temi e le richieste all’Italia e all’Europa: “di prendere iniziative urgenti e significative da una posizione di neutralità attiva, per ottenere una de-escalation immediata della tensione e avviare la ricerca di un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti di tutte le popolazioni coinvolte, chiarendo la propria indisponibilità a sostenere avventure militari. A tutti i Paesi coinvolti diciamo: fermatevi. Deponete le armi e le minacce e trattate”.
Il presidio si è concluso ribadendo che di fronte alla preoccupante crisi in Ucraina è importante non restare indifferenti, ma continuare a mobilitarsi ed impegnarsi insieme nella consapevolezza che la Pace è l’unica speranza per il futuro dell’umanità e che “abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile”.
Per ulteriori informazioni: Rete Welcoming Asti, email welcomingasti@gmail.com
Fb: @WelcomingAsti