Asti, nuova riunione in Prefettura in vista del periodo vendemmiale
Un incontro nell’ambito del “Protocollo d’intesa per la promozione del lavoro regolare in agricoltura, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro stagionale nella provincia di Asti”
ASTI – In vista dell’approssimarsi del periodo vendemmiale, si è tenuta ieri in Prefettura una riunione finalizzata a fare il punto sulle iniziative promosse per agevolare l’incontro tra domanda e offerta nel settore agricolo, assicurando al contempo la regolarità del lavoro agricolo, spesso interessato da situazioni di criticità.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Regione Piemonte e dell’Agenzia Piemonte Lavoro, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dell’ASL AT e dell’INPS, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni datoriali agricole, dell’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale e di Confcooperative, i Sindaci dei Comuni di Bubbio, Loazzolo e Moasca, i rappresentanti dei Comuni di Calosso, Canelli, Cassinasco, Nizza Monferrato e San Marzano Oliveto, oltre ad esponenti di alcune delle realtà associative più attive nel settore.
Nel corso della seduta sono state illustrate e discusse le molteplici iniziative messe in campo per agevolare il reperimento di manodopera agricola, soprattutto in determinati periodi dell’anno, in cui la produzione vitivinicola registra dei picchi, necessitando di un fabbisogno aggiuntivo di manodopera.
In particolare, sono state illustrate le attività sviluppate negli ultimi mesi, anche su input e con il coordinamento della Prefettura, dall’Agenzia Piemonte Lavoro per il tramite del locale Centro per l’Impiego, tese a diffondere un’informativa sui servizi prestati ed a soddisfare le esigenze di reperimento di manodopera, evidenziate da parte delle associazioni datoriali agricole. Nello specifico, in vista del periodo di vendemmia ormai prossimo, l’Agenzia Piemonte Lavoro ha ampliato gli orari e i giorni di apertura di sportello a Canelli ed ha intensificato l’attività di profilazione delle persone interessate a lavorare nel settore agricolo, ivi compresi i richiedenti asilo ospiti nei centri di accoglienza del territorio, che, opportunamente formati, possono costituire una importante risorsa per le aziende.
Il rappresentante della Regione Piemonte ha poi descritto le molteplici possibilità offerte dal progetto interregionale Common Ground che, con l’obiettivo primario di prevenire e contrastare le diverse forme di distorsione del mercato del lavoro, mira a realizzare interventi di protezione sociale e azioni riconducibili all’ambito dei Servizi per il lavoro.
In quest’ambito, sono stati riferiti gli esiti dell’attività svolta sul territorio dall’Associazione PIAM onlus, ente attuatore per la provincia di Asti, che ha portato all’attivazione di un info point ed alla organizzazione di numerosi incontri di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro tesi a favorire l’inserimento lavorativo e, per questa via, l’integrazione dei cittadini stranieri presenti sul territorio.
Facendo seguito alle iniziative di accoglienza e integrazione, è stato altresì illustrato il progetto dell’associazione Canelli Solidale che, unitamente alla Caritas Asti, ha attivato un servizio per agevolare la locazione di abitazioni private presenti nel territorio dei Comuni aderenti al progetto, ai lavoratori stranieri impegnati nelle imprese locali, quale strumento per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro stagionale.
La disamina delle molteplici iniziative messe in campo ha conferma la necessità di un costante dialogo e confronto tra gli enti e istituzioni componenti del tavolo e di un coordinamento delle diverse iniziative sviluppate, in modo da ottimizzare la gestione di tutte le risorse disponibili.
A tal fine, tenuto conto della dimensione multilivello delle complesse questioni sviluppate e del coinvolgimento delle numerose realtà, i rappresentanti degli Enti e degli Organismi intervenuti hanno rinnovato la loro disponibilità a collaborare, sotto il coordinamento dell’Ufficio territoriale del Governo, per ricercare soluzioni condivise idonee ad agevolare il reperimento della manodopera, anche attraverso l’individuazione di sistemazioni abitative e servizi adeguati per i lavoratori coinvolti.