Come si pone il Comune nei confronti della mobilità sostenibile?

Se lo chiede Ambiente Asti

Riceviamo e pubblichiamo.

Superato il primo effettivo Consiglio Comunale, Ambiente Asti porta avanti il suo lavoro all’opposizione, nei prossimi giorni, sottoscriverà una interpellanza sul tema della mobilità sostenibile in città, da sempre al centro del suo programma.

Le osservazioni che portiamo avanti, insieme alle altre forze di opposizione,  non sono fatte al fine di mettere i bastoni fra le ruote (come qualcuno crede) all’operato della giunta. Niente affatto, accogliamo infatti con piacere la progettazione di due nuove piste ciclabili, quella di corso Alfieri e quella di corso Gramsci, che vanno in parte a congiungersi con altre già esistenti. È impossibile non pensare tuttavia come questi dovrebbero essere solamente parti di un piano generale della mobilità sostenibile.

Piano che potrebbe essere progettato e messo in atto grazie allo strumento del PUMS (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile). I PUMS, non obbligatori per le città sotto i 100.00 abitanti, sono già stati adottati da 53 città italiane, tra cui in Piemonte Cuneo, Novara e Torino, oltre a numerose altre che lo stanno predisponendo. Non si tratta di un piano a sé stante, ma bensì si integra con piani già esistenti estendendone i contenuti, e ponendo l’accento sulla partecipazione attiva dei cittadini e sulla sostenibilità naturalmente. Gli obiettivi principali sono quelli di dare un valido contributo al miglioramento della salute e dell’ambiente e fare un uso più efficiente delle risorse limitate a disposizione.

Il Comune aveva commissionato e con Delibera di Giunta Comunale  n. 197 del 07/07/2020 aveva adottato il “Piano Generale Urbano del Traffico“. Tale piano prevedeva l’estensione di ZTL e area pedonale e il disegno di un piano per piste ciclabili, nonché suggerimenti per il Trasporto Pubblico Locale.

Tali piani devono essere ovviamente connessi tra loro, per un sistema di mobilità sostenibile e integrata.

Eppure il Piano dei trasporti, di cui più volte si è discussone merito a un progetto di riorganizzazione delle linee urbane da subito è parso insoddisfacente per soddisfare un cambiamento epocale rispetto a estensione di ZTL e area pedonale. Tale progetto è approdato nelle Commisioni più volte e chiaramente non è andato oltre.

Lo stesso piano delle Piste Ciclabili, nonostante i suggerimenti delle associazioni che suggerivano l’utilizzo di Corsie Ciclabili, per stessa ammissione del Sindaco durante la presentazione delle linee programmatiche, si è dimostrato costoso e poco sostenibile.

Oltre alla stesura di un piano integrativo al PGTU (datato 11/06/2020) è impensabile avere dei grandi effetti sulle abitudini dei cittadini se non si lavora direttamente con loro e se le proposte vengono calate dall’alto. Per questo a nostro avviso è fondamentale organizzare incontri e campagne di sensibilizzazione che accendano i riflettori sulla impellente necessità di cambiare il nostro modo di muoverci. Questa metodologia di lavoro dovrebbe essere declinata a tutte le fasce di età, partendo dalle scuole elementari fino alle superiori, per poi riprendere anche la popolazione adulta con mezzi e modalità differenti.

Una prima bozza di consultazione era stata avviata grazie al Tavolo della Mobilità, aperto anche alle associazioni interessate, che si è però interrotto a causa di dissensi tra l’ex assessorato all’ambiente ed alcune delle associazioni stesse. Ad oggi il tavolo risulta ancora scomparso misteriosamente, salvo una reunion indetta da Ferrero. Chissà che con la nuova giunta non possa ricomparire…

Il Sindaco si è detto, dall’alto del palco del Teatro Alfieri, collaborativo e noi gli crediamo per ora, ponendogli da subito punti in agenda da affrontare per il bene della città.

Nel frattempo, chiediamo ed aspettiamo di sapere quale sia la posizione, concreta, sulle azione da compiere verso una mobilità più sostenibile da parte del Comune di Asti.

Lista Civica Ambiente Asti

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