Asti, la Chiesa di San Martino ospita la mostra d’arte “Sentieri di colore”

Opere di Annalisa Torelli con il contributo di Nicolò Maggio. Inaugurazione venerdì 5 luglio alle 17:30

ASTI – La Parrocchia di San Martino e Il “Gruppo Culturale San Martino Odv” hanno allestito – nel Coro e nella Sacrestia della Chiesa barocca di San Martino – la mostra  d’arte “Sentieri di Colore”,  opere di Annalisa Torelli con il contributo di Nicolò Maggio.

 

Dicono gli organizzatori: «Un percorso tra le opere che vuole essere un viaggio attraverso i sentieri di Asti, rivisti dall’occhio dell’artista: un iter cromatico che va via via completandosi, scoprendo piccole curiosità di questi luoghi».

La Mostra verrà inaugurata venerdì 5 luglio alle ore 17:30 alla Chiesa di San Martino (Asti) e si potrà visitare fino al 4 agosto, dal martedì al sabato con orario 10-13 e 15-18 e la domenica con orario 11-13 e 15-18.

Annalisa Torelli e Nicolò Maggio

Annalisa Torelli è nata a Vallo della Lucania (SA). Dopo aver conseguito la maturità scientifica si iscrive e termina gli studi con il massimo dei voti presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli indirizzo Grafica D’arte. Consegue il master in illustrazione editoriale presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata Ars in Fabula, partecipa a mostre presso le suddette strutture e fuori dal contesto Accademico. Insegna Storia dell’Arte nei licei Astigiani e negli ultimi anni insegna Grafica pubblicitaria al liceo artistico di Asti Benedetto Alfieri.

Nicolò Maggio, Laureato in Scienze Storiche nel 2018 con 110/110 e lode all’Università di Messina,  è dottorando in Scienze Umanistiche presso la stessa Università. È docente di italiano e storia per le scuole secondarie di secondo grado di Asti. Si occupa dello studio dei medievalismi, con particolare riferimento all’età romantica e alla Sicilia, al periodo normanno-svevo e alla Rivoluzione dei Vespri.  All’argomento ha dedicato diversi saggi scientifici. Altro ambito delle sue ricerche è costituito dall’analisi dell’opera di J.R.R. Tolkien, in particolare alla rielaborazione del Medieovo nei principali romanzi del professore, “The Hobbit” e “The Lord of the rings”.

 

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