Asti, il Progetto di Recupero dell’Area SIS Cavallino Rosso
Presentato in Provincia il primo dei due interventi finalizzati alla creazione di una nuova palestra per il territorio
ASTI – È stato presentato in Provincia il Progetto di Recupero dell’Area SIS Cavallino Rosso di corso Palestro. “Riusciremo a realizzare un intervento importante e necessario al mondo della scuola, alla città e a tutto il territorio – ha esordito il Presidente della Provincia Paolo Lanfranco -. Il progetto è in linea con le politiche del nextgeneration EU (recovery plan), dunque possiamo affermare che si tratta del primo intervento dell’era PNRR realizzato sul nostro territorio per realizzare una palestra di cui tanto abbiamo. Inoltre, è una struttura che sappiamo poter essere impiegata poi in orario extrascolastico in una città sicuramente vivace per numerose attività”.
Oltre a Lanfranco, alla conferenza stampa erano presenti anche il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, il sindaco di Asti Maurizio Rasero, la delegata Coni Asti Lavinia Saracco, il Dirigente provinciale Angelo Marengo e l’Ing. Andrea Sodano che collabora al progetto.
Lanfranco ha poi lasciato la parola a Pippo Sacco, che nel suo intervento ha raccontato la storia all’area SIS.
3 giugno 1939 – SIS viene iscritta nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Asti
24 maggio 1940 – Sede legale a Milano, sede amministrativa a Roma – Stabilimenti ad Asti (corso Stazione 13), Moncalvo (reg. Pozzo Nuovo), Nizza (reg. Gallareto), oltre ad altri a Rubiera, Velletri, Cerignola e in Puglia.
22 marzo 1946 – Bruno Pazzi diventa Amministratore Delegato sostituendo Fabio Friggeri
Gennaio 1949 – Attilio Foresti è responsabile dello stabilimento di Asti, in corso Palestro 24
1953 – Inizia la produzione dell’Old Brandy “Cavallino Rosso” (versione piemontese del cognac francese) con il marchio disegnato dal grafico Severo Pozzati. Grande lancio pubblicitario.
1959 – L’ A.D. Bruno Pazzi (uomo dell’establishment politico, molto legato ad Andreotti che fu ministro della Difesa dal ‘59 al ‘66) diventa anche presidente.
Da metà anni ’50 al 1967 i Servizi Segreti intervengono nella gestione della SIS per finanziare le loro attività. Il SIFAR (Servizi Informazioni Forze Armate), dapprima con il gen. De Lorenzo e poi con il gen. Viggiani, vuole riabilitare l’immagine dell’agente dei servizi segreti, allora in crisi. Imitando l’agente segreto inglese 007 (Sean Connery), nel 1962 nasce per “Carosello” l’agente 00Sis, interpretato da Nino Benvenuti https://youtu.be/GfdTQVpFZG4
1966 – la SIS cambia proprietà e passa al petroliere Attilio Monti, del gruppo Eridania. L’azienda è molto florida: 3 milioni di bottiglie di liquore all’anno e 300 dipendenti.
22 agosto 1967 – Chiude lo stabilimento di Asti
1973 – la crisi del petrolio costringe Monti a cedere alcune delle sue aziende, tra cui la SIS che finisce al colosso inglese Cadbury-Schwepps.
2003 – Gli immobili di corso Palestro vengono acquisiti dalla Provincia di Asti per la Protezione Civile
Il riutilizzo in epoca recente
Centro Polifunzionale di Protezione Civile
- Acquistato nel 2004 (con Delibera del Consiglio Provinciale del 2003) e reso operativo dal mese di luglio dello stesso anno.
- La spesa sostenuta per l’acquisto ammonta a circa € 2.300.000, in parte derivante da contributi erogati dalle Fondazioni Cassa di Risparmio di Asti e Cassa di Risparmio di Torino e dalla Regione Piemonte.
- A partire dall’anno 2014 gli uffici vengono trasferiti presso la sede centrale; i locali rimangono in disponibilità delle Associazioni di Volontariato e del Banco Alimentare.
- A metà del 2015 la struttura adibita ad uffici viene messa a disposizione del Comitato organizzatore dell’Adunata Nazionale degli Alpini, avvenuta nel maggio del 2016.
Prospettive
Il progetto di recupero dell’area SIS Cavallino Rosso per una struttura polifunzionale al servizio del territorio provinciale è un progetto di comunità perché la comunità locale troverà spazi integrati per l’interazione tra saperi locali diversi (educazione, formazione, volontariato, sport, tempo libero, spazi museali / documentali) e generazioni differenti, ma risponde anche a carenze immediate di spazi per attività sportive scolastiche e agonistiche, aule scolastiche utilizzabili a rotazione durante gli interventi alle scuole della città, attività giovanile extrascolastica, sedi di volontariato impegnato nel progetto.
DUE FASI DI INTERVENTO
Il progetto di recupero dell’area si suddivide in due fasi d’intervento
INTERVENTO 1 – REALIZZAZIONE PALESTRA:
- finanziamento di € 3.450.000 già ottenuto (Miur)
- progettazione in fase di avvio
- entrata in funzione: 2025
- l’intervento è funzionalmente indipendente dalla realizzazione dell’intervento 2
INTERVENTO 2:
- presentata candidatura per il supporto di Cassa Depositi e Prestiti e Unione Province Italiane nello sviluppo progettuale e nella ricerca di fondi
- importo stimato: € 8.700.000
- tempo realizzazione stimato: 39 mesi (dall’ottenimento del finanziamento)
- suddivisibile in lotti funzionalmente indipendenti