Ad Asti i giovani del progetto Clive sperimentano esperienze di volontariato e cittadinanza attiva

Laboratori e workshop, ma anche attività presso le associazioni, la mensa e gli orti sociali

Provengono da Spagna, Portogallo, Malta, Italia, Belgio e Polonia i 15 ragazzi ospitati ad Asti grazie al “Progetto CLIVE”, finanziato dal Corpo Europeo di Solidarietà, il programma dell’Unione Europea che mira a costruire una società più inclusiva, promuovendo attraverso il volontariato il valore della solidarietà.

Fino al 22 settembre saranno impegnati, presso diverse realtà associative del territorio in attività di solidarietà e cittadinanza attiva a favore di anziani, persone fragili e disabili. Ma non solo. Saranno coinvolti anche in diverse attività, incontri, laboratori e workshop volti a conoscere il nostro territorio, le tradizioni e la cultura culinaria della città.

Lunedì sera, a Casa Tabor (località Valgera), i 15 ragazzi hanno incontrato la presidente del CSVAA, Rosanna Viotto, il vice presidente, Francesco Marzo ed il coordinatore della sede di Asti del Centro Servizi, Carlo Picchio i quali hanno presentato il panorama del volontariato del territorio.

Il progetto CLIVE – commenta la presidente Rosanna Viottoè un’ottima occasione per i ragazzi per guardare oltre i propri confini e conoscere altre realtà e culture. Ma anche un’occasione per sperimentarsi e vivere esperienze di cittadinanza attiva in una realtà nuova, molto probabilmente diversa da quella di provenienza”.

“È stato un bel momento di condivisione e confronto. Ringraziamo le Associazioni Auser, Il Dono del Volo, Anffas, Croce Rossa, GSH Pegaso e la Caritas che si sono messe a disposizione ed hanno accolto i ragazzi presso le rispettive sedi – conclude Francesco Marzo“.

 

Sono stati i volontari della Proloco di Refrancore a dare il via, martedì sera a Casa Tabor, alla serie di workshop dedicati al tema “sana alimentazione” previsti dal ricco programma di attività organizzato dal Comune di Asti – Servizio Ricerca Finanziamenti – in collaborazione con l’Associazione Il Dono del Volo, e dedicati ai partecipanti europei al progetto CLIVE. Sotto la loro guida esperta i giovani si sono cimentati nella preparazione di agnolotti e bönet. Il prof. Michele Maggiorotti, dell’Istituto per l’Agricoltura “Penna”, diretto da quest’anno dal Prof. Giorgio Marino, ha fornito informazioni e nozioni tecniche sui singoli cibi, sui metodi di preparazione, sui prodotti del nostro territorio, sulla tradizione culinaria, sui valori nutritivi degli alimenti stimolando curiosità e interesse nei ragazzi. I giovani hanno potuto poi assaporare i piatti cucinati accompagnati da buon vino Ruchè, serviti con professionalità dai volontari di Refrancore.

Durante la serata, tra un bis e l’altro, il presidente Marco Bergantin, ha anche illustrato la mission delle Proloco e l’importanza del volontariato nei piccoli Comuni per sostenere, promuovere, a volte rivitalizzare il territorio, nonché tramandare usi, costumi, cibi, tradizioni locali.

La cena non poteva che terminare gustando i finocchini, tipici biscotti di Refrancore, la cui particolare fragranza è stata apprezzata da tutti!

L’esperienza si replicherà con i volontari della Proloco di Castello d’Annone e l’intervento dei docenti dell’Istituto Penna, Michele Maggiorotti e Valerio Musica, martedì 19 settembre. In calendario inoltre giovedì 21 settembre il lungo workshop di chiusura a cura dall’Istituto Alberghiero di Asti “Colline Astigiane”.

I giovani di Clive proseguiranno nei prossimi giorni le proprie attività di volontariato nelle associazioni aderenti al progetto: ANFFAS, AUSER, CARITAS, CRI e presso la mensa e gli orti sociali.

Tra le altre, domenica scorsa alle Sagre i 15 giovani europei hanno fatto visita allo spazio della casetta della Pro Loco di San Marzanotto e hanno gustato con piacere i piatti: il bagnetto con acciughe e il lardo macinato, spalmato sul pane.   Dicono dalla Pro Loco: “Nel nostro territorio i giovani sperimentano esperienze di volontariato e cittadinanza attiva presso le associazioni e grazie ai laboratori e workshop, approfondiscono la cultura, le tradizioni e la cucina locale.    Si auspica che i giovani di San Marzanotto e non, aderiscano a questi bandi europei che permetteranno loro di fare esperienze simili in altri paesi europei”.

 

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