Asti celebra il suo figlio più famoso
A 270 anni dalla sua nascita, la nostra città festeggia il grande poeta Vittorio Alfieri con una serie di appuntamenti all’insegna del teatro e della letteratura
ASTI – A 270 anni dalla sua nascita, la città celebra il suo figlio più famoso, il poeta Vittorio Alfieri, al quale sono dedicate la piazza e la via più importanti. Per l’occasione sono stati organizzati vari appuntamenti tra letteratura e teatro, ideati con l’intento di promuovere e valorizzare la figura del grande scrittore astigiano, a vantaggio della comunità e del turismo. Celebrazioni che non si fermeranno al solo mese di gennaio: «Si parlerà di Alfieri durante tutto l’anno – ha dichiarato Gianfranco Imerito, assessore alla Cultura – con iniziative di grande caratura. Tutto per la rivalutazione della figura del trageda, che negli ultimi decenni è stato un po’ dimenticato. Il nostro compito è di rilanciare Alfieri con un progetto ambizioso che non include solo l’ambito letterario: vorrei che diventasse un brand per la città, come Napoleone per Parigi. E durante uno degli eventi in programma ci sarà anche un riconoscimento a un notissimo attore italiano».
Il cartellone
Oggi 11 gennaio alle 17.30 in Cattedrale le socie dell’Inner Wheel club, presieduto da Donatella Testa Gianuzzi, porteranno un omaggio floreale alla madre di Alfieri. Alle 18 sarà presentato il restauro degli espositori della biblioteca storica della Fondazione Centro di Studi Alfieriani, finanziato lo scorso anno proprio dall’Inner Wheel.
Mercoledì 16 gennaio alle 16.30 nella sala Gianni Basso del Teatro Alfieri si terrà una tavola rotonda che riunirà vari relatori pronti a confrontarsi su come si possa gestire oggi il patrimonio librario e letterario di Vittorio Alfieri. A condurre il dibattito sarà Carlo Cerrato, vicepresidente vicario della Fondazione Centro di Studi Alfieriani. Oltre a Gianfranco Imerito ci saranno Paola Borrione, presidente della Fondazione Santagata, Federico Massimo Ceschin, scrittore e segretario generale dei Cammini d’Europa, Carla Forno, responsabile della Fondazione Centro di Studi Alfieriani, Alessandro De Vito, traduttore ed editore Miraggi edizioni, Enrico Mattioda, docente di Letteratura italiana all’Università di Torino, Cristina Prasso, direttore editoriale della casa editrice Nord.
Da venerdì 18 a domenica 20 gennaio a palazzo Alfieri si terrà una mostra mercato delle pubblicazioni alfieriane. Sarà dunque un’esposizione di volumi dell’edizione nazionale e delle successive collane di testi e critica delle quali la Fondazione Centro di Studi Alfieriani è stata in prima persona editore, nei suoi 80 anni di attività, oltre che di altre pubblicazioni disponibili all’acquisto (venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 11 alle18). Questi due eventi – la tavola rotonda e la mostra-mercato – sono riuniti sotto un unico titolo: “Libri aggiungi ai miei libri; esca all’ingegno!”, ultimo verso di un sonetto di Alfieri, composto nell’aprile del 1797, “Asti, antiqua Città, che a me già desti / la culla, e non darai (pare) la tomba”, una dichiarazione d’amore alla città. Giovedì 17 alle 12, alla presenza delle autorità cittadine e di alcune classi delle scuole astigiane, sarà deposta una corona d’alloro ai piedi del monumento in piazza Alfieri. Alle 21 a palazzo Alfieri si terrà uno spettacolo sotto forma di lettura in mise en espace sul testo “Agamennone” di Vittorio Alfieri. L’evento è realizzato dalla Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro e gli attori saranno Marco Viecca, Daniela Placci, Fabio Tarditi e Rossana Peraccio, con la regia di Viecca. A chiudere le celebrazioni di gennaio sarà, mercoledì 23 alle 17 in Sala Pastrone, la proiezione della tragedia “Agamennone”, per concessione delle Teche Rai. L’adattamento televisivo dell’Agamennone, datato 1968, fu firmato da Davide Montemurri e interpretato da Giorgio Albertazzi.