Asti, il bilancio dell’attività dei Carabinieri
Domani si celebra il 210° anniversario della fondazione dell’Arma
ASTI – Sarà celebrato domattina 5 giugno, al Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti, il 210° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Nell’occasione, oggi il Colonnello Paolo Lando ha incontrato i giornalisti per fare un bilancio dell’attività svolta e illustrare i risultati conseguiti dall’Arma astigiana nell’anno trascorso, anche confrontandoli con l’andamento dei delitti nell’analogo periodo precedente.
Per quanto riguarda il numero complessivo dei reati commessi in Provincia di Asti, dai dati raccolti emerge un certo incremento (+2,25%) dei fenomeni criminosi denunciati presso le Forze di Polizia, in linea di tendenza del periodo precedente. I Carabinieri della Provincia, in particolare le Stazioni capillarmente distribuite sul territorio, continuano a rappresentare la prima linea ed il termometro più attendibile della delittuosità generale (82,43% di tutti reati denunciati in Provincia avviene in una Stazione dell’Arma dei Carabinieri), accanto a ciò vi è la presenza costante di servizi perlustrativi e preventivi sul territorio 27.798, i quali hanno permesso di controllare complessivamente 70.392 persone e 48.970 autoveicoli con un incremento del 5,45%.
Per quanto riguarda la situazione dei reati predatori in genere, nell’astigiano si è verificato un leggero aumento di quelli in abitazione (+18,08%) contrapposta ad una flessione a quelli in esercizi commerciali (-14,08%), il tutto accompagnato da un netto aumento del 106,47% dei reati scoperti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Particolare impegno è stato dedicato dai Carabinieri delle tre Compagnie astigiane nel controllo delle armi da fuoco legalmente detenute in provincia. Queste attività sono dirette sia alla verifica della sussistenza dei requisiti per detenere le stesse sia del rispetto delle corrette regole per la loro tenuta. Nel complesso sono stati controllati 1573 detentori astigiani con un incremento del 32% rispetto al medesimo periodo dell’anno passato con oltre 200 armi versate o ritirate.
Altro obiettivo strategico del Comando Provinciale di Asti è stato l’incremento della sicurezza stradale. Agli ordinari controlli su strada degli autoveicoli si sono accompagnati specifici servizi mirati al contrasto alla guida in stato d’ebrezza o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti (troppo spesso causa dei gravi incidenti anche mortali avvenuti sulle vie di comunicazione della Provincia) con il risultato di 103 patenti ritirate per la prima ipotesi ed 11 per la seconda.
Sempre elevata l’attenzione dedicata alla tutela delle così dette “fasce deboli”, ovvero ai casi di violenza di genere e a quei reati in cui le vittime sono rappresentate da soggetti di età avanzata. Proprio quest’ultimo settore, assai esposto in relazione alle caratteristiche del territorio provinciale (età media degli abitanti ed estrema polverizzazione dei centri abitati), è stato oggetto di numerosi interventi sia da un punto di vista preventivo che dallo sviluppo di mirate investigazioni. Sul primo versante, la prossimità alle potenziali vittime di questi odiosi reati, mediante l’organizzazione di numerosissimi incontri informativi (in totale 92 incontri) presso i luoghi di aggregazione comunali e parrocchiali posti in essere dai militari delle tre Compagnie astigiane, ha riscontrato una notevole partecipazione della popolazione, a cui si è associato un adeguamento dei servizi perlustrativi preventivi (in particolare quelli “cascina per cascina” utili a raggiungere proprio quelle realtà abitative più isolate) realizzando quella virtuosa circolarità informativa che, oltre a rappresentare una fondamentale funzione di “rassicurazione sociale”, ha permesso di evitare quel sentimento di abbandono spesso provato dalle potenziali vittime. Per quanto riguarda l’attività investigativa, è continuato lo sviluppo delle attività di indagine da parte dei militari del Nucleo Investigativo, i quali già l’anno scorso avevano individuato e arrestato, tra Carmagnola (TO) e Asti, 10 persone dedite alla commissione di truffe agli anziani con la modalità del “finto addetto all’acquedotto”, attività che ha permesso di configurare giuridicamente la maggior parte di questi odiosi reati non come semplici “truffe”, ma vere e proprie rapine che in sede processuale sono state pesantemente sanzionate. A riscontro di quanto appena esposto, indicativo è il dato statistico che caratterizza in controtendenza la nostra Provincia: infatti, da un punto di vista numerico, la consumazione di questi specifici reati (c.d. “truffe agli anziani”) si è drasticamente ridotta con una flessione pari al 41,04%.
Per quanto riguarda le violenze di genere, l’Arma è intervenuta nel settore dei maltrattamenti in famiglia e negli atti persecutori, attivandosi fin da subito al presentarsi delle prime manifestazioni di queste condotte allo scopo di evitare ulteriori e più gravi conseguenze. I reati legati alla violenza di genere si sono manifestati in numero leggermente superiore rispetto all’analogo periodo 2022/2023, confermando, comunque, una già rilevata consistenza numerica maggiore rispetto agli anni pre-pandemia. In questo delicato settore, va, inoltre, rimarcata la piena sinergia tra i Carabinieri e le Istituzioni che operano nel settore della violenza di genere, cooperazione che ha certamente contribuito ad un efficace azione dell’Arma sia in via preventiva che in fase repressiva e rappresenta sicuramente un modello virtuoso di rete.
Non va dimenticata l’attività di prevenzione e repressione nei confronti del consumo di sostanze stupefacenti, che ha come prevalenti destinatari i giovani. Si richiama l’indagine dei Carabinieri della Compagnia di Villanova D’Asti che ha permesso, nell’estate dello scorso anno, di individuare un smercio di cocaina nel territorio di Castelnuovo Don Bosco con ramificazioni anche nella vicina Provincia di Torino ed ha permesso di arrestare, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere, un cittadino albanese di Cocconato e di denunciare i suoi tre collaboratori.
Costante è l’impiego di personale del Comando Provinciale per la salvaguardia della sicurezza e dell’ordine pubblico negli eventi che si sono susseguiti nel territorio astigiano a cominciare dal Palio per arrivare al Giro d’Italia, senza dimenticare le numerose feste e sagre di paese che caratterizzano il nostro territorio. L’impiego dei Carabinieri astigiani in questi eventi, in alcune occasioni particolarmente gravoso in termine di impiego del personale (dopo la visita del Papa, Asti ha ospitato quella del Presidente del Consiglio a Natale e quella recentissima del Presidente della Repubblica), è stato comunque assicurato senza interrompere il presidio del territorio provinciale.
L’attività di salvaguardia della sicurezza pubblica è assicurata anche dell’ottimo coordinamento attuato dall’Ufficio Territoriale del Governo e la piena collaborazione e sintonia tra militari dell’Arma ed esponenti delle altre Forze di Polizia che agiscono in Provincia. Ne sono esemplificative dimostrazioni:
- il tentato omicidio, commesso in Asti nel settembre scorso mediante il ferimento di una donna colpita fortunatamente alle gambe da diversi colpi di pistola; tale fatto, maturato nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti, si è concluso, in brevissimo tempo, con l’arresto dell’autore e del suo complice, grazie alla collaborazione tra i militari del Nucleo Investigativo, il personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e i Carabinieri del Gruppo di Intervento Speciale;
- nell’ottobre scorso, la cattura del latitante Lo Porto Emanuele, rintracciato, dopo serrate indagini, a Rocca d’Arazzo da personale del Nucleo Investigativo e della Squadra Mobile.
Il territorio astigiano, anche nel periodo in esame, è stato teatro di alcuni fatti gravi che però sono stati perseguiti nell’immediatezza dai militari dell’Arma, con il risultato di assicurare alla giustizia i loro autori e in taluni casi di impedire ulteriori e gravi sviluppi.
- L’omicidio Floris avvenuto a giugno 2023 ad Incisa Scapaccino, l’attività dei militari della Compagnia di Canelli, coadiuvati anche da altri Reparti del Comando Provinciale, ha permesso di smontare la ricostruzione del compagno della donna ed appurare la sua colpevolezza in merito all’accoltellamento avvenuto al culmine di un litigio scaturito da futili motivi;
- a settembre 2023, nel Capoluogo, due alessandrini, padre e figlio, ferivano gravemente con una profonda coltellata all’addome un astigiano: le indagini del personale della Compagnia di Asti, hanno permesso di identificare i due aggressori e di arrestarli successivamente in esecuzione di misure cautelari;
- sempre a settembre, ad opera dei militari di Canelli, l’identificazione e l’arresto della cittadina bulgara che, al fine di commettere furti di modesta entità in esercizi commerciali, non esitava ad appiccare il fuoco all’interno dei negozi. Tale sua spregiudicatezza oltre a dimostrare un’ingiustificata sproporzione tra le modalità usate nel commettere i reati e l’entità del bottino, in un caso aveva determinato, la morte del proprietario di un negozio incendiato a Bra (CN) mentre cercava invano di domare l’incendio;
- lo scorso marzo, i Carabinieri di Canelli, intervenuti in un’abitazione di Nizza Monferrato, a seguito di un presunto accoltellamento, rinvenivano il cadavere di un cittadino russo. Le successive indagini hanno permesso di collocare il fatto nell’ambito di gravi conflitti familiari e di scoprire nella figlia dello stesso l’autrice dell’accoltellamento;
- ultimo fatto in ordine di tempo, è la rissa avvenuta nel centro di Canelli nel maggio appena trascorso dove, per futili motivi, un cittadino gambiano perdeva la vita a seguito delle violente percosse di cui era stato oggetto. Le serrate indagini dei militari di quella Compagnia permettevano non solo di identificare i soggetti intervenuti nella rissa, ma individuare il cittadino pakistano autore dell’omicidio.
Non sono mancate anche nel periodo in esame attività di indagine di ampio respiro:
- l’operazione “Mare Magnum”, sviluppata dal Nucleo Investigativo di Asti e che ha portato nel mese di luglio 2023 all’esecuzione di un’ordinanza cautelare, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 13 persone responsabili a vario titolo di rapine in abitazione, estorsione, un tentato omicidio e illeciti in materia di armi e droga. Questa indagine ha permesso di far luce su gravi rapine in abitazione in Provincia di Asti e nella vicina Cuneo, dando continuità agli sforzi già profusi in questo settore negli anni precedenti. Nell’ambito dello stesso contesto investigativo, all’esito di complesse indagini durate diverse settimane, sono stati catturati due indagati, uno dei quali il già citato Lo Porto Emanuele, sottrattisi volontariamente all’arresto e che durante il periodo di latitanza, precisamente nel mese di settembre, avevano anche commesso una efferata rapina in villa nella provincia di Torino;
- l’arresto in flagranza operato ad Asti, lo scorso dicembre, da personale del Nucleo Investigativo, nei confronti di tre pregiudicati locali che nelle ore precedenti avevano commesso numerosi furti in abitazione tra la nostra provincia e quelle lombarde limitrofe anche qualificandosi come appartenenti alle Forze dell’Ordine;
- l’ultima, recentissima, è stata l’esecuzione di 6 misure cautelari nei confronti di un’associazione di pregiudicati astigiani ritenuti responsabili di numerosi furti in abitazione, azienda e autori dell’abbattimento dei rilevatori di velocità istallati lungo la SS231 di Asti. Nell’ambito di questa attività è stato possibile recuperare e restituire ai proprietari numerosa refurtiva di ingente valore.
Nel corso dell’anno, i Carabinieri del Gruppo Forestale di Alessandria, sono stati ordinariamente impiegati in attività di prevenzione e repressione degli illeciti in danno all’ambiente, con particolare riguardo alla materia urbanistica e paesaggistica, al vincolo idrogeologico, alle utilizzazioni forestali e ai tagli boschivi, settore quest’ultimo la cui tutela è divenuta particolarmente importante dopo l’aumento del costo dell’energia e la corsa all’approvvigionamento di legname. Da inizio anno sono state identificate e controllate dai Carabinieri Forestali 17 aree nel territorio provinciale, inquinate da ogni genere di rifiuti (inerti misti da demolizione edile, automobili in stato di abbandono, materiale plastico-ferroso usurato, rifiuti solidi urbani, vetro e, addirittura, ancora eternit) per la cui bonifica sono stati interessati i Sindaci che hanno l’obbligo di emettere apposita ordinanza per procedere al ripristino dello stato dei luoghi.
Accanto all’attività di prevenzione e repressione dei reati, il Comando Provinciale di Asti ha dedicato grande attenzione a mantenere viva la memoria dei Carabinieri astigiani che, silenziosamente, hanno sacrificato la loro vita per il bene comune o che, nel loro operato, hanno dimostrato un altissimo senso del dovere e grande altruismo. Anche il benessere del personale non è stato trascurato, in questo ambito si vuole ricordare l’inaugurazione della nuova Caserma della Stazione Carabinieri di Montegrosso D’Asti avvenuta nell’ottobre scorso. La struttura è stata intitolata al Vice Brigadiere Ernesto Abate, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria, nato ad inizio secolo scorso a Serravalle D’Asti, che, nel corso di un servizio perlustrativo in Veneto, dove era stato destinato, si scontrava con una banda di malviventi intenti a rubare in un esercizio commerciale. Ferito ripetutamente al petto moriva poco dopo in ospedale, non senza aver contribuito fattivamente a fornire importanti informazioni essenziali alla successiva cattura della banda.