Asti: l’anniversario dell’alluvione del 1994 e cosa è cambiato da allora

Un evento che segnò in maniera indelebile la storia del Piemonte

ASTI – Ricorre, in questi giorni, l’anniversario della tragica alluvione che nel 1994 investì Asti e il suo territorio.

Quell’evento segnò in maniera indelebile la storia del Piemonte, ma da quel giorno si è percorsa una strada importante con l’istituzione della Protezione Civile, la redazione dei Piani relativi ai differenti rischi e la creazione di gruppi di Volontariato attivi su tutto il territorio.

Sul sito del Comune di Asti è presente una sezione dedicata ai Piani di Protezione Civile (idraulico, trasporto sostanze pericolose, trasporti nucleare), tutti rivisti aggiornati e implementati dall’attuale Amministrazione Comunale. L’obiettivo è quello di rendere i cittadini più consapevoli dei rischi, ma anche delle metodologie di intervento.

L’assessore alla Protezione Civile Marco Bona ha commentato: “Abbiamo chiesto agli Uffici Comunali, la redazione di un documento di sintesi del Piano relativo al rischio idraulico (alluvione), che sia di facile lettura per tutta la popolazione e con all’interno semplici, ma importantissimi esempi di comportamenti che ognuno di noi dovrebbe tenere durante le emergenze”.

Il sindaco di Asti Maurizio Rasero: “La cronaca di questi giorni, proprio con i tragici allagamenti verificatisi in Sicilia, dimostra come ormai le Istituzioni e la popolazione tutta debbano essere pronte ad affrontare tutte le emergenze legate al rischio idraulico (alluvioni e allagamenti), cui il nostro Paese è sempre più esposto. È certamente utile che i cittadini siano consapevoli di cosa fare e cosa non fare in quei momenti così concitati: tenere un dato comportamento, seppur banale, può anche significare salvare la propria vita e quella di chi ti sta accanto. Ringrazio gli uffici che hanno aggiornato i piani di Protezione Civile e ne raccomando la consultazione, attraverso il sito istituzionale del Comune a tutti i cittadini”.

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