Ad Asti il 19 maggio “Rosa tra le rose, fiore tra i fiori”: canti e musiche del maggio mariano medievale

Concerto del Gruppo di musica antica “La Ghironda” in collaborazione con il Coro “Laeti Cantores” di Canelli

“Rosa tra le rose, fiore tra i fiori” è il titolo del nuovo concerto del Gruppo di musica antica “La Ghironda” di Asti che, in collaborazione con il Coro “Laeti Cantores” di Canelli, rievoca, attraverso musiche, canti e racconti la figura di Maria protagonista del maggio medioevale.

L’appuntamento è domenica 19 maggio alle ore 18:30 nella Sala del Refettorio del Seminario Vescovile di Asti in Piazzetta del Seminario 1.

La storia del mese mariano inizia intorno al XIII-XIV secolo con l’intento di cristianizzare le feste pagane che si celebravano in primavera inoltrata.

A quel tempo la tradizione popolare inneggiava alla natura che esplode a maggio con tutti i suoi colori, festeggiava la donna come simbolo di fertilità e in questa tradizione si fa strada Maria, la donna delle donne, la Regina del cielo che porta l’umanità a Cristo.

Il primo ad associare esplicitamente la Madonna al mese di maggio, fu Alfonso X il Saggio, Re di Castiglia e Léon vissuto nel XIII secolo che la celebrava nelle Cantigas de Santa Maria: “Rosa delle rose, Fiore dei fiori, Donna fra le donne, Unica signora”.

Si tratta della più vasta ed importante raccolta di musica sacra non liturgica del XIII secolo per realizzare la quale il Re diede incarico ai suoi musici di corte, trovieri e clerici di comporre centinaia di canzoni di impronta e ritmo popolari, in lingua gallego-portoghese.

Le più numerose narrano miracoli della Vergine e storie in cui Ella intercede per i suoi devoti; il racconto poetico procede in forma di leggenda, secondo il gusto del tempo.

In genere le cantigas hanno un ritmo vivace che si presta anche alla danza sacra in uso presso i santuari per alimentare la gioia pur in mezzo alle penitenze.

Sempre nel XIII secolo, nelle varie regioni italiane, incominciando dall’Umbria, Toscana, Piemonte, ebbero grande sviluppo le laudi, canti raccolti poi nei Laudari, il più famoso dei quali, quello di Cortona, primo esempio di testo musicato scritto in volgare, è un codice di confraternita, redatto in maniera assai semplice, che serviva per avvicinare il popolo alla vita e alla parola di Cristo, di Maria e dei Santi.

Ed è la figura di Maria, madre di Cristo, a stimolare, l’immaginario popolare diventando l’interlocutore privilegiato con il Dio che il popolo non “vede materialmente”, l’anello di congiunzione con l’ultraterreno.

Il Gruppo La Ghironda diretto da Florio Michielon, da oltre quarant’anni, si occupa di ricerca e divulgazione della musica medioevale e rinascimentale.

Le melodie sono eseguite con l’utilizzo di copie fedeli degli strumenti dell’epoca quali ghironda, liuti, ciaramella, viella da braccio, flauti, citerna, cornamuse.

Alcuni dei canti presentati saranno curati dal Coro Laeti Cantores di Canelli, diretto da Orietta Lanero, la cui attività spazia prevalentemente nel campo della musica sacra a cappella con particolare attenzione alla formazione del repertorio che comprende brani di rara esecuzione.

L’ingresso è libero con offerta volontaria a favore della Caritas Diocesana.

 

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