Artom: borse di studio e intitolazioni nel ricordo di Jacopo Gallo, Edoardo Civitate e Mario Lavagnino

L’emozionante cerimonia si è svolta lunedì nella sede astigiana dell’Istituto

ASTI – Emozionante cerimonia lunedì nella sede dell’Istituto Artom, per la consegna di borse di studio e l’intitolazione di tre laboratori.

Per prime sono state consegnate quattro borse di studio volute dalla famiglia di Jacopo Gallo, studente morto circa due mesi fa in un incidente. Le borse sono andate a Valerio Berruti classe IV AI, compagno di banco e complementare per carattere a Jacopo, Mattia Romoli classe V AI, Umberto Cepeda classe VBI e Riccardo Testa classe V BM. Ognuno di questi ragazzi si è distinto durante il proprio percorso scolastico per il modo generoso e attento nei confronti di compagni e professori. Ognuno di loro è stato presentato ai famigliari di Jacopo e ai presenti all’evento da uno dei loro insegnanti che ne ha messo in luce le caratteristiche peculiari e alla base del riconoscimento ricevuto. Inoltre, come richiesto dalla famiglia di Jacopo, i nomi dei possibili candidati alle borse sono stati avanzati proprio dai compagni di classe, i docenti si sono poi limitati a considerare e avallare le proposte loro arrivate.

Il desiderio della famiglia è chiaro: queste borse di studio ricordano il modo genuino di essere di Jacopo in famiglia, con gli amici e a scuola. I compagni di classe hanno presentato il sito-progetto “Per sempre racing” da loro creato, gestito e presto attivo in rete volto a tenere vivo il ricordo di Jacopo. È una pagina ben costruita, dipinta di blu, colore preferito di Jacopo, in cui si parla di lui, del suo modo di essere in famiglia, con gli amici o anche a scuola. È una pagina che racconta di desideri, di passioni e di sogni che anche in questo modo i suoi compagni vogliono far continuare a brillare.

Stefan Savikj classe IV CI ha invece ricevuto il premio borsa di studio Civitate: alla presenza dei familiari di Edoardo Civitate, dei suoi docenti e di molti studenti, è stata consegnato questo premio voluto dai familiari dopo la scomparsa di Edoardo, avvenuta nove anni fa. Il riconoscimento è rivolto a studenti che, nonostante situazioni difficili, hanno saputo raggiungere obiettivi scolastici e di maturazione personale degni di nota. Tale obiettivo, come precisato dai suoi insegnanti, è stato pienamente raggiunto da Stefan durante il suo percorso di studi.

Durante il pomeriggio sono poi stati ribattezzati tre ambienti: il laboratorio INFO 4 dedicato a Jacopo e che lui stesso ha usato spesso con la sua classe, e il laboratorio INFO 5, dedicato a Edoardo, entrambi al quarto piano. Infine è stato intitolato il locale, adiacente alla palestra grande e finora ricordato come ex-saldatura, al prof. Mario Lavagnino, ex studente dell’Istituto e poi docente, mancato lo scorso 28 febbraio. Si tratta di un laboratorio creativo in cui gli studenti trascorreranno il proprio tempo insieme a compagni e docenti in attività scolastiche o extra-scolastiche volte allo sviluppo delle proprie passioni o idee. Qui sin d’ora si svolgono le prove della Compagnia delle emozioni o della Band d’Istituto, qui si è svolto l’ultimo Collegio dei Docenti, qui gli studenti possono studiare al pomeriggio. Un laboratorio dinamico, pronto ad accogliere attività diverse e svariate, che sarebbe piaciuto moltissimo allo spirito curioso e vivace di Mario.

Il Dirigente Franco Calcagno, presente in ognuno dei momenti vissuti nel pomeriggio, ha ringraziato le famiglie di Jacopo, Edoardo e del prof. Mario Lavagnino per la loro presenza e per il contributo dato alla crescita degli studenti dell’Istituto. Le borse di studio e i luoghi che portano i loro nomi serviranno a ricordarli e a far crescere all’insegna della generosità, dell’impegno e della curiosità gli studenti e le studentesse che ora e in futuro animano e animeranno i corridoi e le aule dell’Istituto.

Il Dirigente Calcagno: “Una giornata ricca di forti emozioni, emozionante per quanto ricordato. Difficile resistere alla tristezza, alla mestizia. Speriamo che questi piccoli gesti possano aiutare i ragazzi e le famiglie a rielaborare il lutto, a trasformare il dolore di oggi in un ricordo interiore forte, domani”.

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