“Arcordesse la Grotta”: serata di festa nei locali di vicolo Cavalleri
Durante l’evento si è svolta anche la cerimonia d’ingresso per un nuovo Accademico della Cucina: l’assessore Riccardo Origlia
ASTI – “Arcordesse la Grotta”. È stato l’accattivate titolo, rigorosamente in astigiano, che gli Accademici della Cucina appartenenti alla Delegazione di Asti hanno voluto dedicare con un po’ di nostalgia ma con tanta gratitudine a chi con il proprio lavoro ha fatto trascorrere momenti indimenticabili: Peppino Petrocelli, Antonio Ceccato, Aldo Massetti, Beppe Sanna e Diego Magnetti.
È questa la squadra che per quarantacinque anni ha lavorato in cucina ed in sala con Giovanni Fasciola – uno chef stellato, come si direbbe ora – nel ristorante alle porte di Asti, La Grotta. Un ristorante che per moti anni fu identificato come la “Petrol” perché sorgeva proprio a fianco del distributore di benzina della “Petrol Caltex”. E così a cinquantacinque anni di distanza da quello storico giorno, dalla mente vulcanica del delegato astigiano dell’Accademia della Cucina Massimo Malfa, con i suggerimenti di Donatella Clinanti, sua vice e responsabile del Centro Studi Accademia della Cucina e con la complicità di Antonio e Marco Campagna padre e figlio proprietari dell’Angolo del Beato, è stata proposta la serata conviviale “…arcordesse la Grotta” a cui gli accademici astigiani hanno risposto numerosi.
Una serata per rivivere, se pur brevemente, la storia di questa che è stata un’istituzione culinaria della nostra Città, riproponendo un Menu con i loro storici piatti: salmone affumicato con crostini e burro, trionfo di bollito nel carrello caldo con i suoi bagnet, agnolotti in brodo, crema di Seirass con canditi, torta di nocciole. Annaffiati con dell’Alta Langa “In Alto” della Tre Secoli e della Barbera d’Asti “Revej” Braida di Giacomo Bologna.
Ma la serata di festa nei locali di vicolo Cavalleri non si è esaurita con la fantastica cena in quanto si è tenuta la cerimonia d’ingresso per un nuovo Accademico della Cucina: l’assessore Riccardo Origlia, accompagnato dal suo “padrino” Pasquale Riso.
“In questa miscela tra passato e futuro – ha dichiarato Massimo Malfa nel suo discorso di presentazione del nuovo accademico – Riccardo Origlia rappresenta un ottimo acquisto per l’Accademia ma soprattutto per la nostra Delegazione. Sono sicuro che opererà – ha concluso il Delegato dell’Accademia della Cucina di Asti – con la stessa dedizione che sta dimostrando nell’impegnativo ruolo di Assessore al Turismo e Manifestazioni, Gemellaggi e Unesco, Promozione del Territorio, Agricoltura, Cibo e Vino, Palio, del Comune di Asti”.
Malfa ha concluso la cerimonia consegnando ad Origlia il prezioso kit dell’Accademico e la spilla distintiva. E Donatella Clinanti oltre al suo personale benvenuto ha omaggiato il nuovo “spillato” di una copia del libro “Le ricette d’na vota” scritto da lei e con le illustrazioni del grande maestro Antonio Guarene, anch’egli accademico e sempre ricordato dai suoi amici amanti della buona cucina, del buon vino, dell’amicizia e delle tradizioni. L’appuntamento è per la prossima puntata di “arcordese”.