Antignano: tre denunce per il taglio delle piante nella Riserva Naturale

ANTIGNANO – Nell’ambito di un controllo nelle aree rurali e naturali del territorio, i Carabinieri Forestali di Asti hanno scoperto che in un’area nella Riserva Naturale delle Rocche di Antignano la vegetazione era stata da poco completamente abbattuta.

La zona, adiacente al fiume Tanaro, presentava molti ceppi sradicati o comunque danneggiati e nelle vicinanze si trovava un’enorme catasta di legname.

Secondo quanto spiegato dai Carabinieri, poco prima erano state notate alcune persone dotate di macchine operatrici forestali intente a svolgere analoghi lavori nel territorio di Revigliasco d’Asti, in area boschiva limitrofa al lago. Anche in questo caso la totalità delle piante era stata abbattuta ed una grande catasta di legname testimoniava l’abbattimento.

In base a quanto appurato dai rilievi tecnici successivi, eseguiti in collaborazione con personale del Parco Paleontologico Astigiano, è risultato che entrambi gli interventi hanno interessato aree demaniali nonché aree sottoposte a qualche forma di tutela ambientale: la già citata area protetta nel comune di Antignano e la cd. “Oasi del Tanaro” nel comune di Revigliasco, individuata come bene paesaggistico. I lavori sono stati eseguiti in assenza delle dovute autorizzazioni.

I militari hanno ricostruito le responsabilità a vario titolo delle tre persone coinvolte nei lavori abusivi e le hanno denunciate a piede libero per violazioni alle norme di tutela dei beni paesaggistici, oltre che per danneggiamento e invasione di terreni.

Una vasta area naturale per una superficie complessiva superiore ai due ettari, è stata trattata come un vero e proprio serbatoio di legname (si stima, nella sola area di Antignano, un prelievo di almeno 1.400 quintali), che ha avuto con ogni probabilità una destinazione commerciale; il tutto con potenziali danni a carico della biodiversità e possibili ripercussioni sulla sicurezza idraulica.

I militari, infine, hanno contestato sanzioni amministrative per un importo complessivo superiore ai 15mila euro per violazioni alla normativa forestale regionale.

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