Questa settimana, in occasione dell’uscita del terzo capitolo della Saga di “Kingdom Hearts”, lanciato sul mercato martedì 29 gennaio – chiudendo un cerchio o meglio una storia enciclopedica iniziata nel 2002 dal suo creatore Tetsuya Nomura – vi parleremo del prequel, videogame per PS4 creato da Square Enix in collaborazione con Disney. Non basterebbe l’intero giornale per spiegare i personaggi che hanno animato il videogioco in questi 17 anni e i numerosi titoli che arricchiscono, attorcigliano e spiegano l’intricata trama di questa serie, ma nell’attesa della recensione di “Kingdom Hearts III”, Dentro la Notizia ha chiesto a un gamer esperto, Rob, di parlare del titolo “Birth by Sleep 0.2 – A fragmentary passage”.
Uscito in Giappone il 12 gennaio 2017 e in tutta Europa il 24 gennaio dello stesso anno, “Birth by Sleep 0.2 – A fragmentary passage” identifica un episodio dell’intricata e intrecciata saga di Kingdom Hearts, l’eterna storia della Luce contro l’Oscurità. Il titolo rappresenta il prequel del terzo capitolo uscito questo martedì per consolle next gen, quindi racconta i fatti avvenuti in precedenza dell’ultimo contesto narrativo e ne apre i risvolti. In particolare, “Birth by sleep 0.2” ci fa scoprire, in anteprima, ciò che i gamers possono finalmente gustare in “Kingdom Hearts III”.
Questo titolo della Saga affronta in particolare le vicissitudini di Aqua, una Maestra del Keyblade, allenata dal Maestro Eraqus, amica di Ventus e Terra. Questi ultimi si trovano in difficoltà: Ventus è addormentato in un sonno profondo (nascosto da lei in un luogo che nessuno troverà), mentre Terra è caduto sotto il controllo di Xehanort (colui che vuole ricreare il Kingdom Hearts), e si ritrova a Radiant Garden privo di memoria. Aqua, sperduta nel Mondo Oscuro (Dark World) da ormai 10 anni, vaga senza meta alla ricerca dell’uscita. E per tornare nel Regno della Luce si troverà davanti ai mondi inghiottiti dall’oscurità, mondi in cui è già stata in passato. Nel suo viaggio incontrerà Re Topolino alla ricerca del Keyblade del mondo oscuro, e verrà a conoscenza del fatto che i portatori del Keyblade sono proprio i due ragazzini incontrati sulle Isole del Destino 10 anni prima. I due stanno aiutando Re Topolino a chiudere le porte, sia della Luce sia dell’Oscurità. Aqua rimane perplessa di tutto ciò, fino a quando il Re le svelerà i nomi dei due ragazzini: Sora e Riku, i protagonisti collegati a tutti i titoli di Kingdom Hearts.
Aqua, venuta a conoscenza di tutto, andrà a cercare al fianco di Re Topolino il Keyblade del Regno dell’Oscurità; tuttavia, una volta trovato, i due si ritroveranno nuovamente immersi nell’Oscurità. Attaccati dagli Heartless, Aqua farà da scudo chiedendo al Re di andare avanti, aiutando lui oltre che Riku, Sora, Pippo e Paperino nei loro compiti. Aqua, ritrovandosi di nuovo sola nel Regno Oscuro, affronterà ancora gli Heartless.
La battaglia per il reame della luce… non è vinta.
Grazie a Terra e Topolino, so cos’è in gioco.
E non ho paura.
Affronterò la lunga oscurità.
La prossima volta che qualcuno vagherà nel regno dell’oscurità,
io sarò qui.
Una luce che squarcerà il buio.
Sarò il loro Trovavia!
E un giorno, tornerò da Terra e Ven.
Sono la maestra Aqua.
E la mia è una promessa.
Grazie al sacrificio della maestra Aqua, il compito del Re e di Sora potrò essere portato a termine.
Conclusa la battaglia contro gli Heartless, Aqua sarà un’altra volta inghiottita nell’oscurità; mentre cadrà sempre più giù, dirà che sarà lì ad aspettare qualcuno che la salvi.
Cambio di scena
Il mago Yen Sid convoca al castello Riku, Re topolino e Kairi (amica di Sora e Riku).
Parlando con il Maestro Yen Sid, Riku viene a sapere di Aqua incastrata nel Regno dell’Oscurità e si propone di portarla fuori da lì, ma viene fermato. Pare che nessuno abbia il potere di portare indietro Aqua, ma i protagonisti affermano di potersi buttare letteralmente nel Buio pur di salvare la maestra del Keyblade. Kairi vorrebbe aiutare nella missione, ma Yen Sid vuole farla allenare dal maestro Merlino insieme a Lea, cioè Axel, tornato nel suo vero corpo dopo aver sconfitto il suo Nobody (Nessuno). A questo punto il Re e Riku partiranno alla ricerca dell’entrata del mondo oscuro e di Aqua. Successivamente al castello si presenterà Sora (prescelto del Keyblade), affiancato dai suoi inseparabili compagni Pippo e Paperino, che lo stavano aspettando proprio da Yen Sid. Ancora una volta il maestro parlerà a Sora, dicendogli che bisognerà risvegliare i compagni Ventus, Aqua e Terra dai loro rispettivi sogni. Ma Sora non ha il potere di risvegliare i compagni perché non è diventato un maestro del Keyblade, al contrario di Riku. Inoltre Xehanort ha quasi fatto di lui un “contenitore”, poiché servono 13 pezzi dell’oscurità: il “cattivo” del titolo cerca infatti individui su cui insediarsi e far dei loro corpi il proprio guscio… Sora, che lo stava per diventare, è stato salvato da Topolino e Lea.
L’Organizzazione XIII
L’Organizzazione creata da Xehanort è composta da individui scelti da lui stesso, soggetti in cui si vuole insediare per creare tanti piccoli sé… tanto è vero che ognuno di loro ha una piccola parte del suo cuore. Yen Sid vede ancora il prescelto del Keyblade in Sora, e quindi lo sprona a partire per risvegliare i suoi poteri persi e, successivamente, risvegliare tutti i guardiani della luce. Appreso ciò, Sora riparte per un nuovo viaggio, sempre affiancato da Paperino e Pippo.
Il Maestro Yen Sid, prima di partire, svela a Sora che dovrà fare visita a un vero Eroe (di cui non si scopre il nome), che perderà la forza ma che poi ritroverà… Partiti con una navicella, Sora e i suoi due inseparabili amici si dirigeranno verso la vera prima tappa, il Monte Olimpo.
E qui si conclude il titolo recensito, sottolineando che proprio da questo punto parte la nuova avventura di “Kingdom Hearts III”, di cui vi parleremo a breve! Rob