L’Amministrazione Comunale di Moncalvo revoca la TARIP. Cancellato il sistema che nell’ultimo semestre aveva registrato una percentuale di raccolta oltre il 70%

Il gruppo consiliare “Moncalvo Viva”: “uno schiaffo morale a tutti i cittadini virtuosi di Moncalvo”

“La decisione presa oggi dall’Amministrazione Comunale di Moncalvo rappresenta uno schiaffo morale in faccia a tutti i cittadini virtuosi di Moncalvo che con grande senso civico hanno permesso, nel primo semestre del 2024, di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata di oltre il 70%. Nella giornata odierna è stato fatto un pericoloso passo indietro nell’ambito del rispetto dell’ambiente e del decoro urbano. Tutto ciò purtroppo temiamo che vada a ripercuotersi in maggiori esborsi da parte dei cittadini”. Con queste parole il gruppo consiliare “Moncalvo Viva”, costituito dal capogruppo Andrea Giroldo e dai consiglieri Simona Stabile e Andrea Monti, ha commentato la delibera che è stata votata durante il Consiglio Comunale svoltosi questa mattina, sabato 20 luglio. La delibera in questione riguarda la revoca del regolamento per la disciplina della tassa rifiuti puntuale (TARIP), attivata dalla precedente amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Christian Orecchia. Un sistema di raccolta che nel semestre da gennaio a giugno 2024 ha prodotto risultati sorprendenti con una percentuale di raccolta oltre il 70%.

“Il voto del gruppo Moncalvo Viva alla cancellazione della TARIP è convintamente contrario in quanto questa delibera contrasta con quella assunta dal consorzio rifiuti”, ha affermato Andrea

Giroldo, capogruppo di minoranza del gruppo consiliare “Moncalvo Viva”. “Pertanto dichiariamo il nostro assoluto dissenso in quanto riteniamo che i soldi spesi dai cittadini per introdurre il nuovo sistema vengano sprecati. Inoltre, con quest’opera di smantellamento, vediamo purtroppo riapparire all’orizzonte le ceneri della vecchia Moncalvo che pensavamo fosse ormai uno sbiadito ricordo: quella sporca, indietro con i tempi, quella dei bidoni strapieni, meno rispettosa dell’ambiente e isolata sul territorio in materia di rifiuti”.

“Il voto di oggi è una sconfitta per tutti i cittadini”, dichiara la consigliera comunale Simona Stabile. “Moncalvo aveva finalmente adottato una svolta nella raccolta dei rifiuti, un cambiamento che si aspettava da tempo e che aveva il doppio beneficio di portarci finalmente a raggiungere i limiti prescritti dalla legge in termini di prestazioni nella raccolta rifiuti e di rendere la nostra città più sostenibile e amica dell’ambiente”.

“E’ inammissibile che a fronte di una raccolta differenziata che viaggia ad oltre il 70% (dato al 30/06/2024), l’attuale Amministrazione Comunale di Moncalvo cancelli la TARIP e formuli per il 2024 ed il 2025 un Piano Economico Finanziario della vecchia TARI che stima una raccolta differenziata al 61%. Meno differenziata vuol dire meno rispetto dell’ambiente e delle generazioni future ma anche meno introiti derivanti dalla vendita dei rifiuti differenziati e maggiori costi di raccolta per la parte non differenziata. I dati economici parlano chiaro sia per il 2024 che per il 2025”, ha affermato il consigliere comunale Andrea Monti.

Infatti a fronte di un costo di smaltimento a regime per il 2025 di 522.952 euro, così come da piano finanziario approvato dal Consiglio Comunale in data 28/04/2023, si passa a costi complessivi per il Comune di Moncalvo, relativi al 2025, pari a 614.268 euro: un aumento di quasi 100.000 euro. “I moncalvesi si troveranno una brutta sorpresa con le bollette del prossimo biennio”.

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