Alba: il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha partecipato alla vendemmia con gli studenti della scuola enologica

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ieri, venerdì 15 settembre, è stato in visita ad Alba per partecipare insieme agli studenti dell’Istituto superiore Umberto I alla vendemmia nei filari coltivati all’interno della scuola.

Dopo aver presenziato all’inaugurazione di Cheese a Bra, il ministro è arrivato nell’istituto di corso Enotria dove ad attenderlo c’erano il sindaco di Alba Carlo Bo, il presidente della Regione Alberto Cirio, la dirigente della scuola enologica Antonella Germini con docenti e allievi, molti primi cittadini del territorio in fascia tricolore e i rappresentanti dei consorzi del vino e delle confederazioni agricole. Per il Comune di Alba erano presenti anche gli assessori Fernanda Abellonio, Emanuele Bolla, Massimo Reggio e il consigliere con delega all’Agricoltura Mario Sandri.

Il ministro ha vendemmiato alcuni grappoli insieme ai ragazzi, in uno dei filari che come tanti lo scorso 6 luglio è stato colpito dalla grandine, e ha salutato i presenti dal banco gigante installato in mezzo ai vigneti della scuola.

Il sindaco Carlo Bo: “E’ un onore poter dare il benvenuto al ministro in una scuola per noi così importante, con 142 anni di storia alle spalle e che ben rappresenta l’evoluzione del nostro territorio. E’ nata perché qui abbiamo fortemente creduto nell’istruzione e nella ricerca scientifica in campo vitivinicolo. La nostra terra era in ginocchio dopo la seconda guerra mondiale e negli ultimi 70 anni ha conosciuto una crescita eccezionale grazie al lavoro, alla fatica, alla tenacia e allo spirito di abnegazione della nostra gente. Ringrazio il ministro per essere qui oggi e per credere e sostenere le scuole come la nostra”.

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: “Alba è sinonimo di buon cibo e buon vino e ben rappresenta la centralità di questo settore. Il cibo non è solo il nostro carburante, ma anche identità, tradizione, benessere. Le scuole specializzate come quelle enologiche, gli istituti agrari e gli alberghieri, vanno valorizzate, sono garanzia di occupazione e trasmettono ai nostri giovani la passione per un aspetto fondamentale delle nostre vite. Ora la sfida è proseguire il percorso di internazionalizzazione, favorendo gli scambi anche con i paesi in via di sviluppo per garantire buon cibo per tutti, valorizzando la biodiversità e promuovendo sempre di più la cucina italiana nel mondo”.

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