Ad Asti l’incontro con don Luca Peyron sull’Intelligenza Artificiale

Michelino Musso, don Luca Peyron e il vescovo Marco Prastaro. Foto R.S.

ASTI – In occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il vescovo di Asti, mons. Marco Prastaro, ha invitato don Luca Peyron, referente della Pastorale universitaria della diocesi di Torino e della Regione Piemonte nonché coordinatore del Servizio per l’Apostolato digitale, per un incontro che si è tenuto ieri nel salone del Seminario di Asti.

 

È stata l’occasione per approfondire la tematica dell’intelligenza artificiale, uno dei temi più dibattuti di questo ultimo periodo, a partire dal messaggio che Papa Francesco ha dedicato a “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana” per la prossima 58ª Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali.

L’evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale – scrive il papa nel messaggio per la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali – rende sempre più naturale comunicare attraverso e con le macchine, in modo che è diventato sempre più difficile distinguere il calcolo dal pensiero, il linguaggio prodotto da una macchina da quello generato dagli esseri umani”.

Tanti gli spunti di riflessione, compreso il futuro della professione giornalistica e di tanti altri mestieri che potrebbero “sparire” a causa dell’intelligenza artificiale.

 Ma come ha spiegato don Luca Peyron, l’Intelligenza Artificiale non potrà mai sostituire l’uomo in tutto, non sarà in grado di sostituire il giudizio umano; magari cambierà il modo in cui lavoriamo oggi.

La macchina non ha coscienza di sé – ha detto don Luca – e non sa cosa fa, non è in grado di sviluppare strategie complesse, non ha il senso comune”.

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