A Nizza una targa a ricordo di quattro Carabinieri

Durante la Shoah avevano salvato la vita a ebrei

a-nizza-una-targa-a-ricordo-di-quattro-carabinieriNIZZA MONFERRATO – Questa mattina 3 giugno al “Giardino dei Giusti” si è svolta la cerimonia della scopertura della targa commemorativa a ricordo dell’operato di quattro Carabinieri che, con le loro azioni, hanno salvato la vita a ebrei durante la Shoah.

La cerimonia, organizzata dal Comune di Nizza Monferrato – presente il sindaco Simone Nosenzo – e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti – presente il Comandante Colonnello Pierantonio Breda – è il riconoscimento della grande generosità e dello sprezzo del pericolo di quattro Carabinieri, che con incarichi diversi e in diverse sedi di servizio, nei drammatici anni dell’occupazione tedesca, hanno contribuito a salvare dalla deportazione numerose famiglie di fede ebraica.

Il Giardino dei Giusti di Nizza Monferrato, inaugurato nel settembre 2020 in regione Campolungo, è un’area verde aperta al pubblico, con una serra e dei pannelli illustrativi dedicati alle figure esemplari che hanno scelto il bene, uno spazio pensato dal Comune di Nizza come luogo di dialogo e incontro, oltre che di memoria.

Il titolo di “Giusti fra le Nazioni” è stato utilizzato, dopo la seconda guerra mondiale, per indicare persone di religione e nazionalità non ebraica che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dall’internamento nei lager nazisti. Tale onorificenza viene conferita direttamente dal Memoriale ufficiale di Israele, Yad Vashem fin dal 1962, a tutti i non ebrei riconosciuti come “Giusti”.

I quattro Carabinieri commemorati

  • il Maresciallo Carlo Ravera dei Carabinieri di Alba (CN) che si adoperò per evitare l’arresto di dodici famiglie di ebrei provenienti dalla Jugoslavia, favorendone la fuga;
  • il Maresciallo Osman Carugno, Comandante della Stazione Carabinieri di Bellaria (RM), che si adoperò per portare in salvo trenta ebrei;
  • il Maresciallo Enrico Sibona, in servizio a Maccagno (VA), che protesse dalla deportazione alcuni ebrei che risiedevano nel paese, favorendo, poi, la loro fuga. Tradito da un delatore, il Maresciallo fu internato in un campo di concentramento tedesco, dal quale, al termine della guerra, riuscì fortunosamente ad uscirne vivo;
  • il Maresciallo Giacomo Avenia che a Calestano (PR) contribuì al salvataggio di una famiglia ebraica profuga di Fiume.
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