A Nizza un incontro per riflettere sui diritti negati alle donne nel mondo
Il 9 giugno alle 18.30 nella sede dell’Erca. Iniziativa di Associazione Futura, Amnesty International e Libera Asti
NIZZA M.TO – Il 9 giugno, alle 18.30, nella sede dell’Erca (via Pistone) si terrà l’incontro dal titolo “Donne, Diritti, Libertà: la resilienza delle donne dall’Iran all’Afghanistan”. Si parlerà dei diritti negati alle donne nel mondo, per iniziativa di Associazione Futura, Amnesty International Asti e Libera Asti, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura di Nizza Monferrato.
Interverranno e porteranno il loro contributo al dibattito: dott.ssa Costanza Nardocci, Ricercatrice di Diritto Costituzionale, Dipartimento di Diritto Pubblico italiano e sovranazionale, Università degli studi di Milano. L’avvocato Ivana Roagna, operante nel settore del diritto degli stranieri, esperta di tutela internazionale dei diritti umani, per tanti anni avvocata pro-bono nelle carceri femminili afghane. Saghi Zavareh, attivista iraniana, impegnata nel sostegno delle donne e uomini che stanno lottando nel suo paese.
La serata sarà dedicata a tutte le donne che, ancora oggi, in molti Paesi vedono loro negati diritti fondamentali, quali lavoro, istruzione, sanità, riconoscimento della propria identità femminile.
“Dicono gli organizzatori: “Vietare l’accesso all’istruzione significa togliere alle donne e alle bambine la possibilità di diventare soggetti attivi nella società, di essere autonome nelle scelte sia economiche sia personali. Vuol dire sopprimere la libertà di scegliere il proprio futuro. Le donne non possono uscire da sole ma devono sempre essere accompagnate da un uomo, non hanno autonomia patrimoniale e nessuna rappresentanza politica. Per questo, le battaglie di libertà delle donne che vivono in Afghanistan, Iran e in molte altre parti del mondo, devono essere le battaglie di tutte le donne e di tutti gli uomini di ogni Paese”. “Nessuna effettiva libertà sarà assicurata e protetta finché avremo donne e bambine trattate senza alcun rispetto, senza diritto di parola e di esistenza libera e dignitosa. Dove donne e bambine non possono partecipare pienamente alla vita sociale, politica, economica della comunità in cui vivono, ci saranno ingiustizia, povertà culturale e verranno meno i principi etici basilari: Paesi che negano ‘l’altra metà del cielo’ non potranno mai vedere il cielo nella sua splendida ampiezza”.